
(ANSA) – ANCONA, 18 NOV – “Sono e sarò sempre con voi, non
dimenticatemi mai. Ciao Beba”. La scritta su alcune magliette
bianche con impressa una foto di Benedetta Vitali, 15enne di
Fano, una delle sei vittime nella calca della Lanterna Azzurra
di Corinaldo l’8 dicembre 2018, mostrate davanti al tribunale di
Ancona da amici della ragazza prima del processo ‘bis’ nei
confronti di 9 persone. A giudizio componenti della Commissione
di vigilanza che aveva rilasciato la licenza per pubblico
spettacolo, la società che gestiva il locale e uno dei tre soci
(gli altri, come i proprietari dell’immobile, hanno definito in
precedenza le proprie posizioni in abbreviato).
All’ingresso a Palazzo di Giustizia, però, la vigilanza
della struttura non ha consentito ai ragazzi di entrare con le
magliette al seguito. Dunque sono entrati ma senza possibilità
di indossarle all’interno del tribunale. “Non è possibile
rimarginare questa ferita – ha detto uno degli amici di
Benedetta all’esterno della struttura – ma vorremmo che questo
capitolo giudiziario si chiudesse presto. Se lo meritano le
famiglie delle vittime che sono qui ogni volta e si vedono
sempre prolungare i tempi. La ‘banda dello spray? – ha aggiunto
con riferimento ai giovani del Modenese già condannati in primo
e secondo grado per aver scatenato il panico quella sera con lo
spray al peperoncino al fine di commettere furti – Le colpe sono
trasversali. La colpa non è tutta di quei ragazzi, anche le
istituzioni dovrebbero tutelarci. I ragazzi hanno le loro colpe
ma è un insieme di responsabilità”. Per la cosiddetta banda
dello spray udienza in Cassazione a Roma il prossimo 12
dicembre. (ANSA).
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