Strage Suviana, al via lo svuotamento dell’acqua nella centrale

Entro la fine di agosto e i primi giorni di settembre, grazie a un impianto tecnologicamente avanzato, la centrale idroelettrica di Bargi sull’Appennino Bolognese sarà svuotata dell’acqua entrata dopo l’incidente dello scorso 9 aprile.

Si tratta di circa 50 mila metri cubi di acqua che in 6-8 settimane verranno purificati, trattati, analizzati e dovranno rispettare i limiti di 137 parametri restrittivi definiti da Arpae prima della re-immissione nell’invaso di Suviana.
L’obiettivo è mantenere l’attuale livello di qualità delle acque dal punto di vista sia ecologico sia chimico, “anzi di migliorarlo” ai fini dell’approvvigionamento di acqua potabile, come sottolineato dalla vice-presidente della Regione Irene Priolo.

La soluzione è stata presentata da Massimo De Stefano, capo di Gabinetto della Prefettura di Bologna, Marco Masinara, sindaco di Camugnano e Carlo Pignoloni, responsabile Italia di Enel Green Power & Thermal Generation.

    Già lo scorso lunedì, il presidente della Regione Stefano Bonaccini con un’apposita ordinanza ha stabilito l’iter accelerato per autorizzare l’impianto che si concluderà entro 25 giorni. L’autorizzazione copre il tempo necessario per lo svuotamento della centrale, comunque non oltre 180 giorni, compresi quelli necessari alla dismissione dell’impianto stesso, di svuotamento e del ripristino dello stato dei luoghi.
Saranno affidate a Enel Green Power la realizzazione e l’esercizio dell’impianto per prelevare l’acqua e purificarla.
Qualsiasi eventuale parametro non coerente con i limiti richiesti comporterà la reimmissione dell’acqua nel pozzo della centrale per un ulteriore filtro.

Ansa