Dibattito in Consiglio Grande e Generale
Stralcio intervento di Pier Marino Mularoni (Democratici di Centro)
Il Bilancio di previsione per il 2011
Il Bilancio di previsione presentato ha una impostazione totalmente errata direi pericolosa perché porta il paese verso la recessione.
Non ci sono traiettorie di sviluppo e neppure interventi per la riconversione dell’economia e la ripresa occupazionale.
Il Paese si stà impoverendo e la finanziaria proposta dal governo prevede solo provvedimenti tampone, dati falsati, nuove tasse e risparmi inconsistenti con il risultato di rimandare solo di qualche mese il rischio di collasso delle finanze pubbliche.
Si mettono le mani nelle tasche dei cittadini con provvedimenti iniqui e raffazzonati, si colpiscono i lavoratori dipendenti e i pensionati con il risultato di ridurre il potere di acquisto delle famiglie e quindi ridurre i consumi interni e le entrate fiscali per lo stato, alimentando un vortice di recessione economica senza risolvere il problema del deficit di bilancio.
Siamo di fronte ad una grave crisi nei rapporti con l’Italia, del sistema finanziario, dell’occupazione e non ci viene presentato nessun progetto di sviluppo e non si vede alcuna visione di prospettiva.
Si chiedono sacrifici senza alcun obiettivo.
Non si intravvede nella maggioranza la volontà e la capacità di costruire un nuovo patto sociale indispensabile per ridisegnare il tessuto economico del Paese, aprendo un dialogo ed un confronto fra tutte le componenti della società ( politica, forze sociali, economiche e cittadini).
Rapporto con l’Italia? Quali prospettive? Le imprese si sentono abbandonate….nel 2009 il pil è crollato del 12,5%, il forte peggioramento dei conti pubblici è quasi per intero riconducibile alla flessione delle attività economiche. In questa situazione l’aumento della pressione fiscale, senza un progetto economico di rilancio dell’economia e senza un’idea di posizionamento internazionale del Paese verso l’Europa è pericoloso perché causerà un’ulteriore fuga delle imprese e quindi ulteriore depressione economica.
Proposte e intendimenti che si concretizzeranno negli emendamenti presentati dalle forze di opposizione:
-Riduzione reale della spesa corrente
-Riforma fiscale con obiettivi di equità e l’introduzione del quoziente familiare
-Passaggio al sistema IVA
-Apertura all’Europa
-Piano infrastrutturale
-Ricerca dell’autosufficienza energetica
-Chiarezza e certezza normativa
-Accordi in campo sanitario
-Credibilità delle Istituzioni, autonomia del Tribunale e di Banca Centrale
– Progetti di sviluppo del commercio e del turismo (incentivi per gli investimenti)
– Potenziamento della Smac card con il passaggio della riduzione della monofase su questo
strumento
-Fiscalità incentivante per le imprese che investono e creano occupazione
Purtroppo il Patto per San Marino ha dimostrato in questi due anni di non essere in grado di governare la situazione. Non ha la compattezza, le capacità e le idee neppure per gestire l’ordinario, figuriamoci una situazione di difficoltà che richiede progetti e interventi concreti.
I Democratici di centro sono preoccupati per la deriva dei conti pubblici e dell’economia del Paese. Deriva che a breve metterà in discussione lo stato sociale del quale giustamente ci vantiamo.
La maggioranza abbià la coscienza e l’umiltà di prendere atto della situazione, scenda dal piedistallo e si renda disponibile al più ampio confronto con tutti nell’interesse del Paese. Serve una nuova fase politica in grado di superare questa fase di stallo, rilanciare la politica del fare e ridare prospettiva al futuro del nostro Stato.
Pier Marino Mularoni