
(ANSA) – BOLOGNA, 22 SET – In primo grado era stato
condannato a 24 anni per l’omicidio della moglie a Ravenna, ma
la Corte di assise di Appello di Bologna ha riformato la
sentenza infliggendogli l’ergastolo. Sono stati così accolti il
ricorso della Procura ravennate e la richiesta di pena avanzata
dalla Procura generale.
Riccardo Pondi era stato arrestato nella notte tra il 18 e il
19 dicembre del 2019 dai carabinieri dopo avere strozzato la
moglie, Elisa Bravi, nella camera da letto della loro villetta
di Glorie di Bagnacavallo, nel Ravennate, al culmine di una lite
domestica giunta dopo un paio di mesi di crisi di coppia. In
primo grado le attenuanti generiche erano state considerate dai
giudici equivalenti alle aggravanti: l’aver ucciso la moglie,
aver commesso il delitto davanti alle figlie minori e aver
approfittato della minorata difesa della vittima. La sentenza era stata impugnata dal pm Lucrezia Ciriello e
anche dalla difesa dell’imputato che chiedeva il riconoscimento
di un vizio parziale di mente.
La Corte di assise di Appello, presieduta dal giudice Orazio
Pescatore, ha accolto la richiesta di ergastolo avanzata dal
sostituto procuratore generale Massimiliano Rossi, considerando
le attenuanti subvalenti rispetto alle aggravanti. (ANSA).
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