Stretta sugli stipendi dei top manager

Il Tesoro cercherà di risparmiare sulle remunerazioni dei manager delle spa di Stato. Il decreto Lavoro prevede che il ministero dell’Economia «nell’esercizio dei diritti dell’azionista inerenti l’approvazione della politica di remunerazione delle società con azioni quotate eserciti il diritto di voto al fine di assicurare che vengano adottate strategie dirette a contenere i costi, volte a privilegiare le componenti variabili direttamente collegate alle performance aziendali e a quelle individuali». Insomma, più premi di risultato e meno parte fissa. È invece saltato il comma che prevedeva l’esercizio del diritto di voto del Mef «per escludere la corresponsione di indennità o emolumenti comunque denominati di fine mandato o di risoluzione del rapporto di lavoro dipendente dalla volontà del lavoratore». Il decreto stabilisce inoltre la possibilità proroga di altri 6 mesi della cassa integrazione dei lavoratori Alitalia, che però potrà essere concessa «soltanto previa attivazione di un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa». Per il provvedimento vengono assegnati 135,1 milioni per il primo semestre 2024. Stanziati poi 13 milioni per il 2023 e 900mila euro per il 2024 per ulteriori ore di Cigs fino al 31 dicembre 2023 per le aziende in «situazioni di perdurante crisi che non siano riuscite a dare completa attuazione nel corso del 2022 ai piani di riorganizzazione». In pratica, si tratta dell’ex Ilva.


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