Stupro a Sorrento, così il branco si vantava in chat: “Ci siamo fatti nonnina inglese”

Il branco che a Meta di Sorrento ha drogato e stuprato senza pietà una turista si vantava nelle chat: “…Quello che ho visto ieri non l’avevo mai visto in vita mia”

Il tremendo stupro di Meta di Sorrento si arricchisce di dettagli bestiali. Il branco composto da una decina di persone dopo aver violentato la turista inglese si vantava nelle chat di gruppo chiamata “Cattive abitudini”.

I messaggi dopo la violenza

Ci siamo fatti una nonnina… 40/50 anni… m’agg fatt nu tavolone cu na milf… era nu patanone incredibile… quello che ho visto ieri mai visto in vita mia“: è uno dei messaggi senza pietà scambiati dal gruppo di stupratori immediatamente dopo la violenza carnale avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2016. I messaggi sono stati rinvenuti nei cellulari di a Ciro Francesco D’Antonio, Davide Gennaro Gargiulo e Raffaele Regio, tutti nati nel 1995, tre dei cinque ex dipendenti dell’Hotel Alimuri, come riporta Il Fatto Quotidiano.

Gli arrestati per lo stupro non solo esultava per le loro azioni, ma si scambiavano anche “due foto di una donna seminuda trattenuta da braccia maschili“. La donna ne ricorda un’altra che non è stata ritrovata nelle indagini, in cui avrebbe “il volto atterrito” per l’aggressione sessuale subita. . Altri scatti potrebbero invece essere state eliminati prima del sequestro.

In una seconda chat tra Gargiulo e un uomo da identificare, tale Gobby, si legge: “Ieri mi sono fatto un tavolo con i ragazzi della cucina con una Milf canadese…“, “Imm sclerat… Fantasticoooo“. Il destinatario del messaggio chiede una foto. Gargiulo non ne ha sul telefono e le chiede a Regio. Il giorno successivo la riceve e la inoltra. L’amico non gradisce, ma Gargiulo lo ammonisce: “Na bella chiavat fidati“.

A un altro amico, conosciuto come “Il calabrese” scrive: “Agg fatt nu tavolone cu na milf“, che in napoletano significa praticare del sesso spinto con una donna supina su una superficie ampia, come un letto o un tavolo. Anche Regio si vanta in chat: “Fratè mi so fatto una milf ultimamente“, “sempre a tavolone…” ; ci siamo fatti una nonnina“… “40/50 anni“… “fratè era nu patanone incredibile“, “…quello che ho visto ieri non l’avevo mai visto in vita mia“.

La sua denuncia – con tanto di foto di due barman che avrebbero preso parte alla violenza – e la descrizione precisa e dettagliata di quei terribili momenti ha condotto all’arresto di 5 partecipanti allo stupro e l’apertura di un fascicolo ai danni di sesto, a piede libero. Si tratta di Antonino Miniero, Gennaro Davide Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Francesco D’Antonio, tutti accusati di violenza sessuale di gruppo.

Uno degli uomini finiti in carcere si chiama Raffaele Regio – come rende noto la giornalista Selvaggia Lucarelli – aveva pubblicato una foto che lo ritreava in compagnia di Francesco Ciro D’Antonio, anch’egli in arresto, e di un altro ragazzo col volto oscurato, non coinvolto nella vicenda. Il post del ragazzo scovato dalla Lucarelli recitava una frase eloquente: “Siamo buoni a niente ma capaci di tutto“.

Ovviamente segue l’attacco della Lucarelli, che dal suo profilo scrive: “Tutti italiani, questi bravi ragazzi. Tutti con le foto con la moglie, con la fidanzatina su fb. Con i tag del bell’hotel in cui lavoravano e facevano pure qualche straordinario con le mutande calate e la droga in tasca, a quanto pare. Qui una bella foto di due di loro sul profilo fb di uno degli arrestati, profilo cancellato in un nanosecondo“.

Selvaggia Lucarelli: ”Come sempre, gli stupratori sono un po’ meno stupratori quando sono italiani e infatti, guarda caso, capita che non veda su facebook così tanti commenti indignati come quando due stranieri stuprano in spiaggia o nel parco di qualche ridente città italiana.

Eppure la storia è schifosa, schifosissima.
C’è una donna inglese di 50 anni in vacanza con la figlia a Meta di Sorrento. E’ in un hotel molto bello, di quelli con la Spa, la piscina, la spiaggia di fronte. Parliamo del mese di ottobre 2016.
Qualche ragazzo del personale le adocchia. Una sera (forse ci pensa un barman) ad entrambe viene messa la famosa droga dello stupro nel bicchiere. La figlia si sente male e torna in camera. La madre viene portata in zona piscina dai due barman e stuprata. Poi, condotta in una camera destinata al personale, sarebbe stata stuprata a turno da altre 10 persone. Tutti giovanissimi dipendenti della struttura.

Tornata in Inghilterra la donna denuncia, dice quello che ricorda, si ricava il dna, si procede alle lunghe indagini.
Vengono arrestati 5 dipendenti dell’hotel, tutti amici: Antonino Miniero, Davide Gennaro Gargiulo, Fabio De Virgilio, Raffaele Regio e Ciro Francesco D’Antonio.
Sui loro telefoni è stata trovata la chat “Cattive abitudini”, una chat in cui commentavano i fatti, c’erano foto scattate quella notte.
Tutti italiani, questi bravi ragazzi. Tutti con le foto con la moglie, con la fidanzatina su fb. Con i tag del bell’hotel in cui lavoravano e facevano pure qualche straordinario con le mutande calate e la droga in tasca, a quanto pare.
Qui una bella foto di due di loro sul profilo fb di uno degli arrestati, profilo cancellato in un nanosecondo.

Buoni a niente ma capaci di tutto, questo è sicuro.”

Il Giornale.it