La vicenda giudiziaria legata alla tragica esplosione ferroviaria di Viareggio nel 2009 ha registrato un nuovo capitolo con la conferma, da parte della Corte d’Appello di Firenze, della condanna a cinque anni di carcere per Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana. La sentenza riguarda la responsabilità nel disastro che causò la morte di 32 persone.
Il procedimento, durato oltre un decennio, ha visto la condanna di altri dodici imputati con pene variabili da poco meno di tre anni fino a oltre cinque. Tuttavia, nel corso del processo sono caduti in prescrizione tre dei quattro capi d’imputazione originari. La difesa di Moretti ha già annunciato l’intenzione di presentare un ricorso alla Corte di Cassazione, proseguendo così la battaglia legale.
In aula erano presenti i familiari delle vittime, che hanno accolto con un sentimento di soddisfazione la conferma della sentenza, vedendola come un passo importante verso la giustizia per le persone che persero la vita in quella tragedia. Il caso di Viareggio rimane uno dei più drammatici episodi legati alla sicurezza ferroviaria in Italia, e questa decisione rappresenta un momento cruciale nel lungo percorso giudiziario.