Lo scorso anno al Meeting dei Popoli di Comunione e Liberazione le maggiori agenzie stampa e le testate italiane titolarono quasi con sorpresa, ci ricordiamo ancora le facce incredule dei giornalisti italiani: La Repubblica di San Marino cresce a ritmi da tigre orientale. Ecco, questa può essere una buona risposta italiana alla domanda: A che cosa serve San Marino? La sua economia sana e competitiva, che continua ad essere misconosciuta, ignorata, dalla grande stampa italiana, genera una ricchezza tale per l’Italia che, senza tema di smentita, si può affermare che ne tragga importanti, importantissimi benefici: si può quantificare complessivamente, come testimonia il grafico qui accanto, in 2,588 miliardi di euro. Anticipiamo alcuni dati del rapporto degli analisti di The European House Ambrosetti per l’Advisory Board San Marino 2009 – Innovare e competere per il futuro, terza tappa del progetto promosso dalla Fondazione San Marino, l’Ente Cassa di Faetano, e l’ANIS: forniscono la reale, aggiornata fotografia del Paese. Il quale, certamente deve portare avanti con determinazione un ambizioso piano di sviluppo per affrontare al meglio le sfide del terzo millennio, ma… ma, può partire da una piattaforma socio-economica di grande interesse. La terza fase del progetto ruota intorno ad alcuni pilastri: l’advisory board, lo studio strategico, il project management, il tavolo tecnico di approfondimento su turismo e commercio, l’autopercezione e la percezione esterna, la ricerca del consenso, e il Forum. L’analisi prende il via dai cosiddetti facts&figures di San Marino mettendo a fuoco i fatti salienti degli ultimi dodici mesi e la Visione del Futuro, la valutazione degli impatti sulle performance economiche di San Marino nel caso del varo dello scudo fiscale da parte dell’Italia, e l’aggiornamento sui cantieri/progetti aperti. Come si vedrà nelle pagine che seguono, i numeri, le fonti più accreditate come l’Ufficio di programmazione, la Banca Centrale, la Camera di Commercio dimostrano come la Repubblica di San Marino non costituisca una fonte di sottrazione di ricchezza per il Sistema Italia. Al contrario, determina notevoli vantaggi economici. Auspicando che la nuova legge elettorale ponga fine una volta per tutte alla fortissima instabilità politica, il Rapporto non nasconde la scarsa tempestività dimostrata da San Marino nel far fronte al mutato clima politico ed economico internazionale, adeguando nel tempo i propri comportamenti ai migliori standard internazionali. Il risultato più evidente è che si sono prodotti “danni incalcolabili per il sistema economico e finanziario, con conseguenze ancora non del tutto manifeste”. Ma, la Repubblica ha cambiato corso, sottolineano gli analisti: sta coerentemente dando seguito agli impegni presi, sia attraverso la ricezione dei suggerimenti da parte del Moneyval, sia mediante la collaborazione portata avanti con il Fondo Monetario Internazionale. La legge quadro sulla PA può incidere positivamente, pur restando l’incognita della corretta modalità di attuazione delle misure individuate, la scelta di Biagio Bossone alla presidenza della Banca centrale, pone fine a una situazione di grave incertezza protrattasi per più di un anno, la firma dell’accordo di cooperazione pone le basi per la stabilizzazione dei rapporti bilaterali con l’Italia, precondizione per lo sviluppo futuro del Sistema Paese. Le potenzialità di questo Paese sono enormi, la sfida del rinnovamento del sistema è senza alternative, la crisi mondiale ha messo tutto in discussione, un pianeta intero cerca di cambiare direzione. Lo dovrà fare anche la Repubblica.
