Che Antonella Mularoni non abbia un bel carattere si sa, che non sia molto diplomatica si sa, che talvolta magari in certe situazioni particolari, come questa, gli gioverebbe star zitta è altrettanto vero, ma certo non le si può attribuire tutte le colpe del mondo, anche se alcuni vorrebbero.
In questo caso, però, ha fatto bene a lamentarsi, (se questo è stato il tono, e vedremo – un eccesso non sarebbe scusabile per chiunque ma soprattutto per chi ha responsabilità di Governo), della presenza soffocante di Silviane Stefanelli, la quale ha tutti i diritti del mondo, ma deve stare nel suo posto e giustamente protestare se per lei è corretto farlo.
Non con questo intendo dire che il diritto a manifestare il proprio pensiero, anche sottoforma di protesta plateale non violenta come quello della Sylviane, non debba essere riconosciuto, ma in una visita ufficiale la sicurezza deve essere prioritaria. Conosciamo tutti la Silviane, come persona pacifica e tranquilla, ma certo la visita di un Primo Ministro è molto importante, e la sua sicurezza deve essere preservata più di ogni altra cosa.
Quindi ha fatto bene se il Ministro Mularoni – se i toni sono rimasti quelli del richiamo – a chiedere alla forza pubblica di intervenire e di mettere in sicurezza l’area ed impedire che estranei potessero avvicinarsi al Primo Ministro di Andorra, cosa che sembra – da quello che si legge su San Marino Oggi – sia prontamente avvenuta.
Tante volte i manifestanti, (magari a San Marino questo è meno diffuso anche se ultimamente questa cosa sembra più presente), soprattutto in Italia scambiano un diritto, qual’è appunto quello della protesta, nella possibilità di prevaricare le regole ed il sistema. (Ovviamente non parlo della Stefanelli). Questo è sbagliato e profondamente ingiusto. Manifestare è un diritto ma è un diritto anche chiedere il rispetto delle regole. Quali, appunto, quello della sicurezza sacrosanta di un Capo di Stato.
Certo che questo curioso episodio non potrà non essere oggetto di una nostra vignetta dove oramai Antonella Mularoni è divenuta la nostra eroina con le sue meravigliose ed imprevedibili gaffes.
Forse nella serata, se il buon Veritas saprà allietarci con il suo mirabile genio, la pubblicheremo per cercare di sdrammatizzare anche questo piccolo ”incidente”; i problemi sono ben altri per la ns. amata Repubblica.
Arrivederci ed un ringraziamento particolare va al Segretario Mularoni, al quale faccio gli auguri di un buon e proficuo lavoro ed alla Gendarmeria sempre solerte ed ineccepibile ad effettuare il proprio dovere, ma questo lo sapevamo già.
Marco Severini