San Marino. Sul Titano un inverno demografico più mite di altrove … di Paolo Forcellini

Ormai il problema del calo delle nascite – con grande fantasia ribattezzato “inverno demografico” – è diventato un argomento su cui tutta la politica si cimenta, senza però proporre soluzioni valide. E il motivo è semplice: soluzioni valide non esistono.

Perché a decidere se avere figli o meno non è la politica, né i partiti, né i convegni, né i congressi, né le tavole rotonde. Tantomeno lo farà qualche “bonus bebè”, del tutto inutile: perché dopo essere stati bebè si diventa bambini, poi ragazzi, poi uomini e donne. Quindi quel bonus non è altro che un obolo governativo, buono al massimo per comprare pannolini o omogeneizzati. Nulla di più.

La decisione di avere figli spetta a due persone di generi diversi, un uomo e una donna, secondo una legge naturale che viene dai tempi di Adamo ed Eva. Solo loro possono scegliere di diventare babbo e mamma – non “genitore 1” e “genitore 2”, come vorrebbero certe menti offuscate da ideologie stantie e grottesche.

Soluzioni “scientifiche” al calo delle nascite non esistono. È inutile cercarle.
Qualsiasi proposta elaborata dai partiti nei loro programmi è pura utopia: un’illusione che non risolverà nulla.

Per fortuna, a San Marino l’inverno demografico non si fa sentire. Il calo delle nascite viene infatti compensato dalla concessione di cittadinanze. Il risultato? La popolazione continua a crescere.

Insomma, il Titano si conferma un “paese felice”, dove le estati sono fresche e gli inverni demografici, miti.

Paolo Forcellini