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(ANSA) – PIEVE TORINA, 18 FEB – “Il decreto legge che
blocca lo sconto in fattura e la cessione dei crediti sui bonus
fiscali mette una pietra tombale sulla ricostruzione post
terremoto”: a dirlo è Alessandro Gentilucci, il sindaco di Pieve
Torina, borgo del Maceratese tra i più distrutti dagli eventi
sismici del 2016.
Il primo cittadino si dice “preoccupato” nel prendere atto
della decisione del Consiglio dei ministri rispetto al
superbonus e pone una domanda: “riusciremo mai a far comprendere
ad un governo nazionale la reale situazione di chi vive sulla
propria pelle il dramma di una casa distrutta dal sisma?”.
“L’appello che parte da tutto il territorio è che si tenga conto
delle esigenze almeno delle popolazioni del cratere. – aggiunge
Gentilucci – Ricordo che il superbonus fu introdotto per evitare
di incrementare il contributo massimo ammissibile e, al tempo
stesso, non mettere le mani nelle tasche dei terremotati”.
“Abbiamo assistito, in questi anni, ad un balletto ripetuto
di aumento dei prezzi delle materie prime, intoppi burocratici,
cambiamenti delle regole – dice ancora il sindaco – Ora ci
troviamo nuovamente a prendere atto di una norma che, così come
è stata realizzata, spegne ogni speranza di ricostruzione”. “A
questo punto l’unica strada appare quella di incrementare il
contributo massimo ammissibile per garantire la ricostruzione
post sisma, a meno che il governo non ci ripensi”, suggerisce il
sindaco. “Faccio appello al commissario straordinario per il
sisma, senatore Guido Castelli, – conclude Gentilucci – affinché
si faccia carico di questa situazione e ci aiuti a trovare una
soluzione”. (ANSA).
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