Un conto da 300mila euro: “spiccioli” residui di movimentazioni per almeno un milione.
La magistratura trova sul Titano il tesoretto della Banda della Magliana e lo sequestra: colpaccio del tribunale dei Tavolucci.
Aperta un’inchiesta per riciclaggio.
I soldi erano sul conto di una studentessa, figlia di uno degli ultimi “padrini” della Magliana. La segnalazione all’Aif.
I sigilli sul conto corrente intestato alla 25enne sono stati posti lunedì dalla magistratura sammarinese: a segnalare il rapporto finanziario sospetto è stato l’istituto di credito dove i soldi erano depositati.
Da lì, con la denuncia partita all’Agenzia di informazione finanziaria, le indagini hanno fatto il resto e a disporre il sequestro è stato poi il tribunale penale.
Secondo quanto ricostruito, il conto era stato aperto nel maggio del 2008, con versamenti in contanti per 280mila euro, tutti poi investiti in titoli: dall’adeguata verifica (obbligatoria in virtù della legge antiriciclaggio) risulta che intestataria del rapporto era appunto la studentessa, per gli inquirenti, figlia del boss Alessandro Savioli, 53enne, considerato l’erede diretto di Renatino De Pedis, ora a “capo” della malavita dei quartieri capitolini di Primavalle e Quartaccio. (…) Corriere Romagna