La Svizzera adotta misure anti-Suv e dispone di ridistribuire al popolo le multe commisurate a chi inquina.
Come il Consiglio federale, anche il Consiglio Nazionale (la camera bassa del parlamento svizzero) vuole che vengano ridistribuite alla popolazione le multe versate da importatori e costruttori di vetture troppo inquinanti. Con 141 voti contro 22, ha mantenuto oggi questa divergenza con gli Stati in merito al controprogetto indiretto all’iniziativa “Per veicoli a misura d’uomo”. La Camera dei cantoni vuole finanziare con questi soldi il fondo infrastrutturale.
La maggioranza del Nazionale non ha seguito i Verdi, che chiedevano che le multe fossero versate al fondo la sicurezza stradale. “I veicoli pesanti sono sempre più numerosi e rappresentano un pericolo per i passeggeri delle piccole automobili, per i ciclisti e i pedoni”, ha insistito senza successo Bastien Girod (Verdi/ZH).
“Sarebbe un’eresia budgetaria se gli importatori di automobili determinassero la nostra sicurezza stradale”, ha risposto Roger Nordmann (PS/VD) a nome della commissione. I ricavi di queste multe potrebbero rapidamente diminuire dato che le nuove vetture sono sempre meno inquinanti, ha aggiunto.
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Lunedì 7 marzo 2011
Consiglio degli Stati: la seduta in breve
Nella sua seduta odierna il Consiglio degli stati ha:
approvato, con 35 voti senza opposizione, la modifica della Legge sul CO2 che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni delle automobili nuove entro il 2015 a un massimo di 130 grammi di CO2 per chilometro. La misura è da intendere come controprogetto indiretto all’iniziativa popolare “Per veicoli a misura d’uomo”, che vuole contrastare la proliferazione dei cosiddetti “Suv”.