
(ANSA) – ROMA, 12 APR – Dopo aver interpretato alcuni dei
personaggi più leggendari della storia del cinema, da Rocky a
Rambo, il tre volte candidato all’Oscar Sylvester Stallone, giunto a settantasei anni, ha deciso di mostrare nuovi lati di
sé al grande pubblico, che lo ha amato e che lo ama,
trascorrendo del tempo con la sua famiglia, vera protagonista
del reality show più atteso dell’anno, pronto a dare accesso
alle telecamere a quello che considera il più grande ruolo della
sua vita: quello di padre e marito.
Paramount+ ha annunciato che la nuova docu-serie The Family
Stallone, subito dopo la première negli Stati Uniti, in Canada,
America Latina e Brasile, sarà disponibile da giovedì 18 maggio
in Italia, in Gran Bretagna, Australia e a seguire in altri
Paesi. Nel cast sono presenti oltre a “Sly”, sua moglie Jennifer
Flavin Stallone e le loro figlie Sophia, Sistine e Scarlet.
Sylvester Stallone, per il mondo è l’uomo, il mito e la
leggenda, ma per le sue figlie è solo papà. Mentre la docuserie
è ambientata a Los Angeles, città dove Stallone risiede con i
suoi affetti.
Jennifer Flavin Stallone è la moglie di Sylvester, un’esperta
donna d’affari e comproprietaria del marchio di benessere
Serious Skin Care. Sophia Stallone, la maggiore delle tre
figlie, non è interessata a seguire le orme del padre nella
recitazione. Anche se Sophia attualmente conduce un podcast, “Unwaxed”, insieme alla sorella Sistine, sta ancora trovando la
sua strada nella vita e si sta concentrando sulle sue passioni.
Sistine Stallone: attrice e modella, sta intraprendendo un nuovo
viaggio come regista e sta attualmente sviluppando il suo primo
lungometraggio. Scarlet Stallone: la più giovane delle sorelle
Stallone e l’ultima a lasciare il nido, si sta trasferendo nel
suo appartamento al college. Fin da bambina ha deciso di seguire
le orme del padre e di diventare un’attrice, e ora appare al
fianco di Sly nella sua nuova serie Tulsa king, anch’essa
disponibile su Paramount+.
The Family Stallone è prodotta da MTV Entertainment Studios, con
Benjamin Hurvitz, Jessica Zalkind e Nadim Amiry come produttori
esecutivi. (ANSA).
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