I sammarinesi sono ormai “spaesati “. Non più senza un paese, anche se effettivamente il Paese sembra non essere più proprietà dei cittadini del Titano, perché frastornati dalle informazioni e dagli avvenimenti che quotidianamente si susseguono senza soluzione.
Da più parti e da tempo si sente gridare “al lulo al lupo” ma di questo benedetto lupo non se n’ è vista ancora l’ombra. Sui giornali si prospettano giorni cupi per San Marino, ma dalle finestre del Palazzo l’orizzonte sembra sempre più limpido e sempre più azzurro. A chi credere allora ? Dobbiamo rassegnarci a ridiventare poveri, tornare indietro di sessant’anni, vedere i nostri figli emigrare verso lidi economici più sicuri oppure dobbiamo credere che nulla è cambiato e che il futuro per i nostri giovani è roseo e appagante come lo è stato per le ultime due passate generazioni?
Insomma nonostante vada diffondendosi l’opinione che sono finiti i soldi, se non sono finiti si vocifera che finiranno con il “panettone” a Natale , si prospetta l’idea che sarebbe ora di ridurre gli stipendi, le pensioni, tagliare la P.A. , e chi più ne ha più ne metta.
Tutti programmi dettati ed inventati ad arte e legati agli interessi privati di ha il coraggio di proporre “Tagliare l’erba del vicino, purchè seguiti a crescere la propria”. Questo il concetto dei più.
Ma ciò che i sammarinesi non capiscono è se effettivamente i soldi sono finiti o sono tutte chiacchiere, visto che dalle Segreterie competenti non si accenna al purchè minimo risparmio.
Milioni regalati per eventi che non rendono praticamente nulla , migliaia di Euro per finanziare programmi pubblicitari inutili, centinaia di euro per finanziare meeting che con San Marino non ci “azzeccano”, euro su euro per viaggi inutili in inutili conferenze o congressi dove ci considerano come il due di coppe quando regna bastoni.
E Basta finanziare eventi che si svolgono fuori confine. I nostri soldi teniamoceli in Repubblica! L’Italia ci ha dissanguato e noi seguitiamo a dare il nostro poco sangue rimasto.
Un po’ di coerenza non farebbe male. Soprattutto per far capire ai cittadini cosa li aspetta!
Paolo Forcellini Direttore de Lo Stradone.