Tamponi a tutti, capienza, raggi Uv: come si voterà per il Colle

Dopo la riunione dei questori delle due Camere e dopo le conferenze dei capigruppo, stanno emergendo alcuni particolar relativi alle modalità di voto per il giro di boa del Colle.

Il prossimo capo dello Stato, a causa della pandemia da Covid19, sarà eletto con un metodo in parte rinnovato. Anzitutto i catafalchi: saranno sempre quattro, come da tradizione, ma al loro interno dovrebbero nascondere delle luci ultraviolette. Le stesse che dovrebbero servire quale misura per contrastare l’eventuale diffusione virale.

Poi, come ripercorso dall’Ansa, è già stato rivelato un ulteriore dettaglio che riguarderà il numero dei grandi elettori presenti: ci sarà un limite massimo di 200 persone nel corso della votazione che si terrà a Montecitorio. Ma le nostre Aule parlamentari – com’è noto – possiedono anche delle tribune: quegli spazi saranno a disposizione di altri 106 grandi elettori.

Saranno i gruppi parlamentari – come viene approfondito dall’agenzia – a decidere chi farà parte dell’elenco di coloro che siederanno tra gli scranni e chi no. Il criterio individuato è la “consistenza”.

Dal 19 sera in poi, la Camera dei deputati subirà un parziale stop per consentire che tutto venga predisposto per le votazioni che inizieranno a partire da lunedì 24 gennaio, con la prima chiama. Si sta anche disponendo sul fatto che, per il giuramento, le persone che presenzieranno in Aula debbano essere sottoposte ad un tampone. Tra i corridoi del Senato, rispetto a questa ipotesi, si vocifera dell’utilizzo dei molecolari di nuova generazione. Ma la riunione è attualmente in corso ed è possibile che sorgano altre novità.

Si sta poi discutendo sul da farsi con eventuali grandi elettori risultati positivi al Covid19. Sembra che il capogruppo di Fdi alla Camera Francesco Lollobrigida stia spingendo affinché si possa prendere parte al voto per il Colle, da Roma, anche in caso di positività. Ma l’Adnkronos riporta in merito anche la ferma contrarietà espressa da Partito Democratico ed Italia Viva.


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