ESCLUSIVO GIORNALESM.COM – Tangenti metanizzazione Ischia. Intercettazione si parla di un bonifico (estero su estero) San Marino-Tunisia di 30.000 euro. Svelato il sistema per fare il nero in Tunisia dal Titano.

mazzette da 500 lungheDal dispositivo dei giudici di Napoli relativo agli arresti effettuati relativi alle tangenti per la metanizzazione di Ischia pubblichiamo parzialmente le intercettazioni dove si parla di una società DI SAN MARINO dell’imprenditore D’Errico e di un bonifico effettuato da una banca di San Marino.

Si legge: ”I direttivi della CPL (la cooperativa ndr) devono aver chiesto a Francesco SIMONE di portare a termine l’operazione con solerzia in quanto quest’ultimo ha cercato di velocizzare il rientro dei soldi in Italia coinvolgendo Massimiliano D’Errico, a cui avrebbe voluto bonificare su di un conto corrente che questi ha a San Marino 30.000 euro dalla Tunisia per poi farseli consegnare in contanti. Tale circostanza emerge dall’intercettazione ambientale captata l’08.04.2014 tra SIMONE e Massimo FERRANDINO.

SIMONE: ”ma tu non sai che cosa sono! .. Poi Massimiliano io avevo chiesto una cortesia di fargli un boni…. di farmi un bonifico di 30.000 mila euro su San Marino e portarmeli cash …. avevo già risolto ….” omissis …”cioè io il Presidente l’ho accontentato (fonetico) adesso mo mi fermo un attimo, deve farmi un contratto con la TUNITA ma ….incomp…scrivilo tu, fallo tu…”

Massimiliano D’Errico è un imprenditore casertano che opera nel settore alimentare, che compare sulla scena agli inizi di febbraio 2014, allorquando viene contattato da SIMONE per il viaggio di Pasqua organizzato in Tunisia.

D’Errico si è recato diverse volte presso gli uffici romani della CPL per incontrare SIMONE e cercare di implementare i suoi affari.

In particolare il 26.02.2014 è stato intercettato un colloquio all’interno dell’ufficio della CPL CONCORDIA tra Francesco SIMONE, l’avvocato Massimo FERRANDINO e l’imperatore Massimiliano D’ERRICO.

L’incontro tocca diversi argomenti, tra cui la cartolarizzazione dei crediti di società partecipate dalla pubblica amministrazione cui SIMONE riferisce di aver concluso diverse operazioni con una società la WAWE Investments, di cui si parlerà in un capitolo a parte, e l’intermediazione di SIMONE, tra il D’ERRICO e Renzo MOGNATO, relativamente ad un’eventuale collaborazione nell’attività di distribuzione alimentare per navi da crociera.

Ad ogni modo SIMONE mette la sua rete relazionale a disposizione del D’ERRICO che lo ripaga con la stipula di un contratto di consulenza con la TUNITA SARL estero su estero, utilizzando una sua società che ha, appunto sede all’estero. A San Marino.

SIMONE infatti detta le proprie generalità e la residenza a D’ERRICO comunicandogli altresì i dati della società tunisina.

Anche D’ERRICO si mostra ben addentro alle dinamiche dei circuiti finanziari opachi esteri, che, in questo caso, preferisce attivare per semplificare le operazioni che verranno: ”… e si, se mi dai i dati della società tunisina secondo me è meglio. Ti faccio un mandato per… di consulenza commerciale con la International …IMCOMP…., con la mia società estera in ….. che estero su estero non ce ne fotte un cazzo e siamo apposto, ovviamente i clienti italiani lavorano con la mia società italiana quindi non c’è legame (fonetico) di questo rapporto, poi sono io che lo lego tra l’estero (fonetico) e l’italiano perché …INCOMP…E…è meglio no, scusa tu risparmi tutti i soldi…Io sono operativo.

D’ERRICO e SIMONE commentano poi la circostanza che la Tunisia è nella whist list e che quindi non ha particolare forme di controllo sulle operazioni con l’Italia; a tal proposito D’ERRICO: ”white list, totalmente uscita e incontrollabile (fonetico). assolutamente! IMCOMP..Germania o di altro..”

D’ERRICO mostra anche scaltrezza, raccomandandosi di fare attenzione e non parlare mai al telefono: ”i dati bancari …INCOMP…dammi ….INCOMP….della banca. Al telefono non parlare mai con me di queste azioni fuori, di queste cose qua, capito? Tanto io il mercoledì sto qua, per qualsiasi cosa. O qualche volta fai una passeggiata giù, ti vieni a visitare i miei stabilimenti”.

Nel medesimo contesto – si legge nell’ordinanza – si inseriscono altre due conversazioni ambientali captate sempre nell’ufficio della CPL CONCORDIA a Roma tra Francesco SIMONE e Massimiliano D’ERRICO, il 12 e 19 marzo 2014.

Nella conversazione del 12.03.2014 SIMONE esordisce chiedendo a D’ERRICO se ha provveduto a redigere il contratto di consulenza di cui i due già avevano parlato: ”C’hai da farmi quelle due righe scritte”, quest’ultimo lo rassicura dicendogli di aver già provveduto e di averlo anche inviato: ”Eh! Te l’ho fatto già, te l’aggio mandate io”.

Poi i due iniziano a parlare delle operazioni che vengono fatte dalla Repubblica di San Marino, dove D’ERRICO ha una società; D’ERRICO: ”L’ho fatte già queste qua eeee… le ho fatte dalla società sammarinese. Oggi (incomp)”.

SIMONE chiede delucidazioni ma un’interferenza audio non consente di comprendere interamente il contenuto: ”Ma scusami un attimo, se io devo fa (incomp) di San Marino.”

Evidente la richiesta di SIMONE dev’essere attinente alla tracciabilità del trasferimento di fondi, tant’è che D’ERRICO gli dice:  ”Quello che cazzo volete. Quello che cazzo volete!”, ma SIMONE non è d’accordo: ”Eh un cazzo, son tracciati!” omissis ” (incomp),eh si c’è sempre la Guardia di Finanza (incomp), roba…”

D’ERRICO, che invece in quello Stato (SAN MARINO ndr) ci opera da tempo, ben conosce le norme che regolano tali operazioni: ”Invece con …la mia società li (incomp), io so blindato, io mica l’ho (incomp), mica (incomp) questi soldi lì” … omissis ….. (incomp) tutti i bonifici sono tracciati. Non esiste un bonifico non tracciato” … omissis …”Tipo, un bonifico per delle operazioni (incomp) internazionali, che io sono abilitato alle, alle operazioni internazionali.”

I due parlano poi del prossimo viaggio in Tunisia che SIMONE organizzerà per le festività pasquali ed al quale parteciperà anche Massimiliano D’ERRICO, e che SIMONE intende coinvolgere nel piano per far rientrare soldi in contanti in Italia: ”adesso quando scendiamo giù ti devo dare 10 a te, 10 a me a …(incomp) … siamo in 25 …. sotto diecimila è legale…”

Nel colloquio captato sempre negli uffici romani della CPL il 19.03.2014, D’ERRICO e SIMONE parlano del pagamento che dev’essere effettuato ed il primo dice: ‘‘metti…no fai una cosa metti acconto su proforma in…. (incom)”.

SIMONE chiede se la settimana successiva poi D’ERRICO sia in grado di pagare: ”la prossima sei in grado poi? … ”ma quest’ultimo replica dicendo che deve andare fisicamente a San Marino, cosa che avviene, di massima, una volta a settimana: ”però poi dopo mi devi dare il tempo che ci devo andare fisicamente la e ..” …omissis.. ”io vado di solito ogni settimana”.

D’ERRICO continua dicendo a SIMONE che al momento va bene una sola fattura e che in seguito potrà emetterne un’altra: ”e… me ne versa una e poi facciamo un’altra più avanti è meglio hai capito? …. tanto la non c’è…”

SIMONE ancora nutre qualche dubbio al riguardo e chiede se l’operazione sia sicura: ”siamo certi… sicuro?

Fine della prima parte

Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com