Nella carte dell’inchiesta dei pm toscani su tangenti e grandi appalti, spunta anche il nome dell’ex premier e del ministro dell’Interno.
Nella carte dell’inchiesta dei pm toscani su tangenti e grandi appalti, spunta anche il nome di Massimo D’Alema.
L’ex premier non è in alcun modo coinvolto, però viene citato da Ercole Incalza, principale indagato.
In una intercettazione dell’8 giugno 2014, l’ex dirigente del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dopo aver letto alcuni articoli di giornale riguardanti le vicende relative al Mose di Venezia, afferma: “Chiamiamo… avvisiamo D’Alema…”. Insomma, gli articoli non erano graditi e Incalza lo ha rivelato anche a Sandro Pacella dicendogli: “Mi devo vedere con Lupi assolutamente… questa cosa è molto seria”.
Tra i 51 indagati della procura di Firenze ci sono diversi uomini della vecchia guardia del Pci-Pds-Ds, oggi Pd, tra cui l’ex sottosegretario ai Lavori pubblici Antonio Bargone, pure lui dalemiano doc. Incalza nel Pd pare potesse contare sull’ala dalemiana del partito e quando il deputato Francesco Boccia lo attaccò in un’intervista, se ne meravigliò e al telefono disse: “Avvisiamo D’Alema”. Il Giornale.it
http://www.ilgiornale.it/news/politica/lega-nord-mozione-sfiducia-contro-alfano-1106200.html