C’è stato “unanime sostegno” del Consiglio dei ministri al decreto legge varato dal governo “per sostenere cittadini e imprese ad affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina” ha affermato il premier, Mario Draghi, durante la conferenza stampa al termine del Cdm. Alle domande dei giornalisti, Draghi ha risposto in merito alla tassazione sugli extraprofitti ma anche su come verranno calmierati i prezzi dei carburanti, le risposte dell’Ue al tetto sull’elettricità, gli aiuti economici per famiglie e imprese.
“Due anni di rate”
Come abbiamo visto in precedenza sul Giornale.it, sarà possibile rateizzare i pagamenti su gas e energia elettrica per 24 mesi, ossia due anni. La misura a sostegno del caro bollette è stata ben sottolineata dal premier durante l’intervento con i giornalisti. “Permettiamo rateizzazione bollette sino a due anni, credito d’imposte per aziende gasivore e energivore, speriamo che esistano queste parole in italiano…“, ha affermato Draghi, creando un mini siparietto.
Lo “sconto” sulla benzina
Le buone novità arrivano sul caro-carburanti: tra i provvedimenti principali c’è quello sul prezzo finale alle pompe di benzina, con riduzioni di 25 cent al litro fino a fine aprile. L’intervento è motivato per vedere come si comporterà il mercato nelle prossime settimane. “Lo esamineremo e poi decideremo. Ma intanto è importante attraversare questo periodo di grande volatilità“, ha affermato Mario Draghi rispondendo a una domanda sul mercato dei carburanti e specificando che la misura presa “soltanto” fino a fine aprile è per vedere cosa succede nel frattempo, nel prossimo mese e mezzo.
“Risposta immediata sull’elettricità”
Deciso e risoluto, Draghi ha chiesto “una risposta immediata e concreta sulla formazione del prezzo europeo dell’elettricità”, sottolineando come ci siano varie proposte e che alla fine si convergerà su una anche se poi non è detto che venga approvata: ci sono Paesi che hanno difficoltà ad avere un meccanismo unico. Le regole europee sono state raggiunte anni fa e rispettavano uno schema di quegli anni “ma da allora è cambiato tutto. Noi andiamo avanti, vediamo che è possibile fare. Occorre una risposta europea, altrimenti faremo qualcosa di nazionale ma non sarebbe soddisfacente“. A proprosito di Ue, la determinazione a portare “al 2% le spese per la difesa c’è, quando farlo e come farlo è tutto da discutere“. Gli investimenti necessari per arrivare al 2% sono significativi ma “sono impensabili se dovessero gravare questi investimenti solo sui bilanci nazionali. Ci sono dei problemi finanziari, ma i più gravi riguardano il coordinamento“, incalza Draghi.
Il problema, però, riguarda anche il gas: se l’emergenza durerà tanto richiederà una rivisitazione “che sta già avvenendo e a tutto tondo” rispondendo a una domanda sui nuovi giacimenti di gas, su cui ha poi ceduto la parola al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al termine del Cdm. Fondamentale, poi, avviare la transizione alle fonti rinnovabili considerato “un investimento da accelerare, non da sostituire”.
“Aiutiamo famiglie e imprese”
Non è finita qui, perché il numero delle famiglie “protette” dalle bollette aumenterà da 4 a 5,2 milioni “che pagheranno l’energia come estate scorsa. Abbiamo portato il tetto Isee da 8mila a 12mila euro, includendo 1,2 milioni di famiglie in più rispetto al provvedimento precedente“. Con i provvedimenti approvati oggi dal governo si intendono aiutare cittadini e imprese a sostenere i rincari dell’energia “con particolare attenzione alle famiglie più bisognose e alle filiere più esposte” migliorando lcuni presìdi a tutela del sistema imprenditoriale italiano. Una risposta anche alle migliaia di profughi ucraini già arrivati e in arrivo in Italia per i quali sarà rafforzato il sistema nazionale di accoglienza, per gestire gli afflussi di rifugiati “che stanno già aumentando e ci aspettiamo aumentino ancora nelle prossime settimane“.
“Speculazioni non più tollerabili”
Draghi è intervenuto a gamba tesa sottolineando come non saranno più tollerabili le speculazioni sul tema energetico e dei rincari ingiustificati. “Nelle settimane scorse, abbiamo cercato di capire la situazione dei contratti dei maggiori importatori“, per “capire quanto di queste importazioni fosse per contratti a lungo termine, già pagati, e quanto fossero acquisti sul mercato spot”, afferma ai giornalisti. Se uno vuol pensare a un tetto di prezzo, “è importante che non penalizzi l’importatore mettendo un prezzo a un livello livello tale che tutto quello che ha già importato viene ad essere una fonte di perdita. E non siamo riusciti, questo deve cambiare assolutamente“, sottolinea il premier.
Gelmini: “Impegniamo altri miliardi”
Uno dei primi commenti sulla bozza del nuovo decreto legge sul caro energia discussa e approvata dal governo in Consiglio dei Ministri è quello di Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, e capo delegazione di Forza Italia al governo, che ha sottolineato come siano stati impegnati altri 4,5 miliardi di euro “per contenere gli effetti della guerra in Ucraina sull’economia degli italiani“. Il taglio sulle accise dei carburanti ridurrà il prezzo della benzina di 0,25 euro al litro, e per gli autotrasportatori sconti anche su tariffe autostradali e altre agevolazioni. “Allarghiamo la platea delle famiglie che, grazie al bonus sociale, non avranno aumenti su luce e gas – aggiunge il ministro. Le imprese potranno rateizzare fino a 24 mesi le bollette e le aziende energivore e gasivore avranno un credito d’imposta sulle maggiori spese per gas e elettricità. “Proteggiamo la crescita del Paese e tuteliamo le famiglie più in difficoltà, pronti se servirà ad intervenire nuovamente“.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte