Tav, Parigi rinvia al 2043. Ira di Salvini: “Voltafaccia”

La Francia frena sulla Tav e l’Italia di certo non gradisce. Le titubanze di Parigi rischiano di tradursi in una lungaggine temporale che solo a immaginarla fa riflettere: il 2043. È questo l’orizzonte ipotizzato in seguito all’esitazione dei transalpini. Rischia così di aprirsi un nuovo fronte di scontro tra i due Paesi, dopo che alcuni ministri francesi hanno tirato schiaffi al governo guidato da Giorgia Meloni. E, come se non bastasse, ieri si è accodato pure Stéphane Séjourné con le sue invettive.

Le titubanze della Francia sulla Tav

A rendere note le incertezze della Francia è La Repubblica, secondo cui Parigi starebbe valutando la possibilità di rinviare la sua tratta della Tav Torino-Lione a dopo il 2043 perché “è troppo cara“. In sostanza la volontà sarebbe quella di realizzare una delle tratte di accesso della Tav in Francia solamente dopo l’entrata in funzione del tunnel del Moncenisio, tra la fine del 2032 e l’inizio del 2033. A elaborare le ipotesi e il cronoprogramma sarebbe stato il Coi, il Conseil d’Orientation des Infrastructures.

La reazione di Salvini

La melina francese ha riscontrato la reazione tutt’altro che positiva da parte di Matteo Salvini, che ha lanciato un appello affinché non venga compromessa la realizzazione di un’infrastruttura che rischia di rivelarsi inefficiente se davvero i lavori dovessero essere rinviati: “Da Parigi ci aspettiamo chiarezza, serietà e rispetto degli accordi: l’Italia è stata ed è di parola. Non possiamo accettare voltafaccia su un’opera importante non solo per i due Paesi, ma per tutta Europa“.

L’invito del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture è stato rivolto al di là degli insulti, delle polemiche e delle provocazioniche registriamo con stupore“. Il segretario della Lega si è detto “preoccupato” a causa delle titubanze francesi a proposito della Tav, motivo per cui ha espresso l’auspicio che ci sia un ripensamento e che si possa procedere spediti per un’opera ritenuta strategica.

Confindustria Piemonte: “2032 sia data certa”

Dopo oltre 30 anni si ha finalmente una data di conclusione della Torino-Lione che, tra le altre cose, rappresenta un tassello importante del corridoio Lisbona-Kiev. Non a caso l’augurio di Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, è che “questa data sia certa e veda la conferma anche dei partner europei coinvolti“. “Non è una partita che non si può non giocare“, ha aggiunto in occasione del suo intervento al convegno per i 50 anni dell’associazione degli imprenditori piemontesi.


Fonte originale: Leggi ora la fonte