Tavoleto, Pesaro. Due pecore malate di lingua blu’. Controlli in tutta la provincia. Sono stati registrati in uno stesso allevamento della Valconca

ovini-400x215SI CHIAMA «Bluetongue», lingua blu tradotto in italiano, la malattia che ha colpito due pecore in un unico allevamento della Valconca. La scoperta è stata fatta dai medici del Servizio veterinario dell’Ausl di Rimini che era stato attivato dopo che un primo caso infetto era stato riscontrato a Tavoleto, nelle Marche. E, come vuole la prassi, immediatamente erano scattati i controlli negli allevamenti che si trovano a distanza di quattro chilometri da quello colpito dal virus. Sono stati immediatamente informate le autorità regionali ed il ministero della Sanità per la procedura di rito. Il problema, ed è bene ricordarlo, riguarda solo la zootecnica. Lo spiega la dottoressa Milena Libretto del Servizio veterinario di Rimini dell’Ausl Romagna: «Non ci sono rischi di trasmissione della malattia all’uomo, nè per contato con gli esemplari infetti, nè tramite l’assunzione di alimenti come carne e latte». I controlli sono continui in tutta la nostra zona: «Abbiamo già informato il centro di riferimento nazionalespiegano dall’Ausl e nel giro di pochi giorni avremo la conferma. Da qui scatteranno le restrizioni che rigurdano solo gli ovini. Gli animali non potranno recarsi in province non ancora toccate dalla Bluetongue, ma solo in quelle come la nostra. Ma lo ripetiamo, non c’è nessun pericolo per l’uomo». Ed i controlli saranno anche estesi nella zona di Pennabilli e dell’alta Valmarecchia. La Bluetongue si era manifestata nel centro Italia e sta risalendo lungo la Penisola. Era sbarcata nelle Marche a Tavoleto e nei giorni scorsi si era registrato sì un caso, ma di mucca nella provincia di Ravenna. Adesso sono venute alla luce queste due situazioni nella Valconca. Il contagio viene trasmesso da un moscerino che dopo aver punto un animale infetto diventa veicolo del virus e lo trasmette ai ruminanti che «pizzica» successivamente. «Adesso la situazione meteo è dalla nostra parte, l’arrivo delle temperature più basse evita il propagarsi del virus – conclude la dottoressa Libretto il contagio dovrebbe restare isolato, ma lo ripeto, l’uomo non rischia nulla». Il Resto del Carlino