Tecnico Corinthians ha condanna per stupro, lascia dopo 7 giorni

(ANSA) – ROMA, 28 APR – E’ durata una settimana l’avventura
di Cuca sulla panchina del Corinthians, club che, con 35 milioni
di tifosi, condivide con il Flamengo il primato nazionale (e
sudamericano) per numero di sostenitori.
    Ieri sera, al termine della partita per la Coppa nazionale
vinta ai rigori contro il Remo, il tecnico dopo aver parlato, in
lacrime, con i suoi giocatori si è dimesso. A spingerlo verso
questa decisione è stata l’ondata di proteste verificatasi in
Brasile dopo l’annuncio del suo arrivo sulla panchina del ‘Timao’, la cui tifoseria giudicava inaccettabile l’ingaggio di
questo allenatore a causa di una sua condanna del 1989 in
Svizzera, in contumacia, per stupro. All’epoca Cuca, che si è
sempre proclamato innocente, giocava nel Gremio e venne
coinvolto in questa vicenda, e poi condannato dalla Giustizia
elvetica, insieme a due compagni.
    Alle proteste della gente, con tanto di striscioni, scritte
nella sede del club e manifestazioni in strada, si era unita
anche la squadra femminile dello stesso Corinthians, che aveva
stigmatizzato la decisione della dirigenza. Così ora Cuca ha
deciso andarsene: “ho vissuto un incubo e negli ultimi giorni
sono stato letteralmente massacrato – le sue parole -. E’ una
delle cose peggiori che possano capitare, i social delle mie
figlie sono stati invasi da insulti contro di me, e loro mi
hanno chiesto di tornare. Tra un mese compio 60 anni, e a questa
età prima di tutto viene sempre la famiglia, quindi me ne vado”.
    Al suo posto ora il Corinthians vorrebbe Tite, dimessosi dalla
guida della nazionale dopo i Mondiali in Qatar e che proprio con
il Corinthians vinse Libertadores e Mondiale per club nel 2012.
    Per convincerlo gli è stato offerto un contratto di 4 anni.
    (ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte