Un nuovo fronte di crisi rischia di aprirsi in Medio Oriente. Secondo quanto riportato dalla CNN citando fonti dell’intelligence statunitense, Israele starebbe pianificando un attacco mirato contro le installazioni nucleari iraniane. I raid – affermano le fonti – sarebbero ormai “imminenti”.
Se confermata, l’operazione rappresenterebbe una clamorosa spaccatura tra il governo di Benjamin Netanyahu e l’amministrazione americana guidata da Donald Trump, che attualmente punta al rilancio del dialogo con Teheran. Da tempo si vocifera di una crescente frustrazione del premier israeliano per l’approccio negoziale della Casa Bianca verso il regime iraniano.
Parallelamente, si riaccende anche lo scontro tra Israele e Unione Europea. Tel Aviv ha duramente criticato l’UE per la decisione di rivedere l’accordo di associazione in vigore, una mossa legata alle crescenti preoccupazioni per l’operazione israeliana in corso nella Striscia di Gaza.
Il governo israeliano ha reagito accusando Bruxelles di non comprendere la complessità della situazione. In una nota, le autorità israeliane sostengono che la revisione dell’accordo sia “un errore strategico” che finisce per “rafforzare Hamas, alimentandone l’intransigenza”.
Tutto ciò accade in un momento in cui la regione è già scossa da tensioni militari e da una fragile situazione diplomatica, mentre il rischio di un’escalation resta sempre più concreto.