Il rinnovo della convenzione fra il Titano e Telecom Italia San Marino potrebbe non rientrare nei piani dell’azienda. In attesa della scadenza del documento che lega lo Stato alla compagnia, che avverrà nel 2012, circolano voci su un possibile dietrofront di Telecom Italia San Marino. Viste anche le vicissitudini che ha vissuto Telecom Italia Sparkle (Tis), detentrice del 100% di Telecom Italia San Marino: i suoi vertici, infatti, sono finiti ‘al fresco’ fra l’autunno del 2009 e l’estate di quest’anno per presunte false fatturazioni che avrebbero portato a una frode fiscale da oltre due miliardi di euro. L’attuale amministratore delegato di Telecom, Franco Bernabè, nelle settimane scorse ha affrontato l’interrogatorio del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, al quale ha confermato, anzi rafforzato, il quadro indiziario. E raccontato di aver segnalato, al momento del suo ingresso (fine 2007) anomalie sulle operazioni di traffico telefonico della consociata Tis. Sentendosi rispondere che era tutto risolto.
Con l’eventuale addio di Telecom Italia San Marino il Titano perderebbe il suo operatore di riferimento, visto lo squilibrio (creato dagli esecutivi degli ultimi anni) che caratterizza il mercato delle telecomunicazioni. Nel quale esistono, di fatto, situazioni di privilegio a vantaggio di alcuni operatori (fra i quali, in forza della convenzione esistente, c’è Telecom Italia San Marino) e a scapito di altri.