Un investimento complessivo di 1 milione e 600mila euro voluto e finanziato dalla Regione per contrastare il divario digitale e garantire a tutti pari diritti digitali attraverso la realizzazione di impianti che assicurino il collegamento voce e dati nei comuni dell’Appennino emiliano-romagnolo non ancora adeguatamente coperti dal segnale.
Quello del comune di Pievepelago è il terzo impianto ad essere attivato, dopo quelli di Vezzolacca (PC) e Tornolo (PR), grazie ad una partnership pubblico-privato multilivello: i Comuni coinvolti mettono a disposizione uno spazio in comodato gratuito alla Regione che, tramite Lepida Scpa, società regionale per l’infrastrutturazione digitale, realizza la struttura porta antenne di proprietà pubblica a disposizione degli operatori telefonici con autorizzazione nazionale. A Pievepelago la copertura voce e dati è resa possibile grazie all’installazione di ripetitori da parte di Tim.
Con il progetto ‘Cellulari in montagna’ la Regione, tramite Lepida, ha infatti istituito un tavolo di confronto con gli operatori mobili cellulari (Tim, Vodafone, Iliad, WindTre) che ha consentito di creare un percorso condiviso e mirato alla realizzazione di copertura di telefonia mobile in aree dove gli operatori non avevano previsto un piano di copertura.
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