Tempo di sacrifici. Oggi a me, domani a te! … di Paolo Forcellini

Paolo Forcellini

Sul taglio delle pensioni, come era prevedibile, si è scatenato il finimondo. Anche su questo argomento il paese risulta spaccato. Quelli che fanno fuoco e fiamme e chi si dimostra più comprensivo e meno aggressivo, in particolare sui social giustificando questa decisione con la situazione economica e sanitaria che sta vivendo il paese. Valutando serenamente, senza farsi condizionare dalle proprie idee e simpatie verso l’attuale governo , il decreto emesso sull’emergenza Convid/19 ha attuato  ciò che in campagna elettorale da ogni parte era stato prospettato  cioè che il paese avrebbe dovuto sopportare nel futuro prossimo grandi sacrifici a seguito di decisioni che si sarebbero dimostrate  impopolari. Una situazione che avrebbe dovuto verificarsi nel tempo ma che è stata accelerata dall’improvviso diffondersi del coronavirus, che ha preso alla sprovvista tutto e tutti e non solo la nostra Repubblica. Certo è che intervenire in primis sulle pensioni lascia un po’ perplessi in quanto si vanno a penalizzare e colpire, per ora e mi auguro che sia solo per ora, la categoria decisamente più debole e vulnerabile e quella che necessita di più assistenza ed attenzione : quella dei pensionati .Sarebbe stato meglio forse iniziare in altri settori con le stesse modalità di intervento ,in particolare laddove  vi sono altri lavoratori ,pubblici o privati , tali da poter sopportare sacrifici ben maggiori di quanto non possa fare il pensionato stesso .E così dopo la scuola, questa volta è toccato alle pensioni. Chi sarà il prossimo? Bonolis e Laurenti direbbero “Avanti un altro”. Però tutto considerato onestamente bisogna riconoscere che il sacrificio richiesto per le pensioni, qualora restino le norme prese siano mantenute tali, non è poi così gravoso come i più facinorosi cercano di far intendere in quanto, volendo quantificare le ritenute, queste si limitano a pochi Euro per le pensioni di fascia media e per solo un breve lasso di tempo di quattro mesi. Tutti siamo consapevoli come la situazione economica del paese non sia rosea per cui questo potrebbe essere solo l’inizio di quel “versamento di lacrime e sangue” che ci è stato prospettato. Se ciò fosse questo dovrà essere un “versamento” per tutti ,risparmiando le classi più deboli e in difficoltà e che elimini nicchie di previlegio e di previlegiati per non scatenare  una reazione imprevedibile ma comprensibile da parte dell’intera cittadinanza .Al di là comunque di ogni considerazione bisogna dare atto a questa compagine governativa, che piaccia o no, di un grande coraggio e determinazione per aver messo in campo azioni che in altri tempi si erano solo prospettate, nonostante già fosse stato necessario metterle in campo ,ma mai attuate per il timore di perdere consensi.