Con una prestazione quasi senza sbavature uno Jannik Sinner decisamente votato all’attacco ha centrato, per la seconda volta di fila, i quarti di finale al “Duty Free Tennis Championships”, ricco torneo ATP 500 che si sta disputando sul cemento di Dubai.
Nemmeno il tempo di metabolizzare il complicato successo dell’esordio contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, con i tre match-point annullati, che il 20enne di Sesto Pusteria, n.10 del ranking e quarta testa di serie, al rientro nel circuito dopo i quarti di finale raggiunti agli Australian Open e pochi giorni dopo aver iniziato a lavorare con il nuovo allenatore Simone Vagnozzi, ha offerto un’altra prestazione convincente: al secondo turno ha battuto 7-5 6-2, in poco meno di un’ora e tre quarti di partita, il britannico Andy Murray, n.89 ATP, in gara grazie ad una wild card, trionfatore a Dubai nel 2017, vincendo il nono match sui dieci disputati quest’anno.
“Ero un po’ nervoso all’inizio perché contro di lui avevo perso – ha commentato Sinner a caldo -. Ho cercato di essere concentrato e di non pensare a chi avevo di fronte: lui è una leggenda, ha vissuto momenti complicati, ha subìto operazioni, non posso che augurargli il meglio. Ho cercato di essere continuo fin dall’inizio e sono molto soddisfatto per questa vittoria”. Primo set equilibrato più nel punteggio che non nella realtà: al di la delle due palle-break salvate dallo scozzese nel quinto gioco, l’azzurro ha dato fin da subito la sensazione di avere molta più energia da spendere, nonostante un inizio abbastanza disastroso con il diritto. Quando anche questo colpo ha cominciato a funzionare il match è girato e Sinner, dopo aver strappato nell’undicesimo gioco il servizio a Murray ha incamerato il primo parziale vincendo 12 degli ultimi 15 punti.

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