Tennis: Becker, grazie a Djokovic per il sostegno in prigione

(ANSA) – BERLINO, 19 FEB – Boris Becker ha ringraziato Novak
Djokovic per il sostegno da lui ricevuto mentre era in prigione
in Gran Bretagna, aggiungendo che considera il serbo “probabilmente il più grande giocatore di tutti i tempi”.
    Durante la presentazione di un documentario al Festival di
Berlino sulle sue imprese da giocatore e le difficoltà
incontrate dopo la fine della carriera, Becker ha rivelato che
il suo ex allievo è sempre stato al suo fianco. “Djokovic è
diventato un membro della famiglia. Sapete che abbiamo avuto una
relazione professionale per molti anni e che l’abbiamo
interrotta nel 2016”, ha sottolineato il sei volte vincitore di
tornei del Grande Slam e lui stesso ex numero uno al mondo, ora
56enne. “Ma siamo sempre rimasti vicini e soprattutto durante la
mia detenzione. Mi ha sostenuto e ha sostenuto la mia famiglia”,
ha rivelato.
    Becker è stato l’allenatore di Djokovic dal 2013 al 2016,
quando quest’ultimo ha ottenuto sei delle sue attuali 22
vittorie nel Grande Slam. Lo stesso serbo interviene nel
documentario intitolato “Boom! Boom! The World vs. Boris Becker”
diretto da Alex Gibney per Apple TV+. “Boom, Boom”, era il
soprannome dato a Becker mentre giocava per la forza dei suoi
servizi. Djokovic, di recente tornato numero 1 del mondo, racconta nel documentario di aver appreso da Becker “la forza
mentale” necessaria per giocare sotto pressione.
    Becker è stato estradato dalla Gran Bretagna alla Germania a
dicembre, dopo aver scontato otto mesi di una pena detentiva di
30 per aver violato le regole sui fallimenti nascondendo beni
per circa 3,1 milioni di dollari (3 milioni di euro) per evitare
di dover pagare i suoi debiti. (ANSA).
   


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