Tennis, Coppa Davis: Fognini batte Pella, l’Italia elimina l’Argentina campione in carica

A Buenos Aires finisce 3-2 per gli azzurri, il punto decisivo lo conquista il ligure che rimonta da 0-2. Nei quarti contro il Belgio. Il 29enne ligure: “Siamo un grande gruppo”.

BUENOS AIRES – L’Italia si è qualificata per i quarti di finale di coppa Davis battendo 3-2 l’Argentina campione in carica. Il punto della vittoria è stato conquistato da Fabio Fognini che ha battuto in cinque set Guido Pella con il punteggio di 2-6, 4-6, 6-3, 6-4, 6-2. Sventato quindi il pericolo di una rimonta sudamericana proprio nella gara decisiva: grazie al doppio e alla vittoria di Berlocq su Lorenzi, i campioni del 2016 si erano portati da uno svantaggio di 0-2 al 2-2. Il ligure, però, è riuscito a mantenere i favori del pronostico superando in una gara tutt’altro che facile un Pella trascinato dal pubblico del Parque Sarmiento di Buenos Aires. Nei quarti l’Italia affronterà il Belgio.

La partita non è iniziata sotto il miglior auspicio, con Fognini costretto in pochi minuti a rincorrere sullo 0-4. Il primo set è appannaggio dell’argentino, apparso rinvigorito rispetto alla brutta prova del venerdì che lo ha visto soccombere sotto i colpi di Lorenzi. Il linguaggio del corpo dell’azzurro è preoccupante, gli sguardi verso un terreno di gioco sgradito evidenti. Non basta il 6-2 subito a risvegliare l’italiano. Nonostante riesca a portarsi sul 3-1 rubando un servizio a Pella, il n.45 al mondo è particolarmente falloso.Tanti errori non forzati (110 a fine partita) e qualche buona soluzione nello scambio da fondo permettono all’argentino di ribaltare rapidamente la situazione, portando anche il secondo set in dote ai sudamericani.

Dopo qualche sguardo cupo tra Fognini e la panchina italiana, arriva la scossa, favorita dal livello di gioco non eccelso di Pella. Fognini comincia a mettere a segno vincenti – anche spettacolari – forzando l’argentino a sbagliare. Il servizio di entrambi si equivale e a fare la differenza è il bagaglio tecnico superiore del nuovo numero uno italiano, in grado di fare tanti punti pesanti grazie alle palle corte. Sul 3-4 – Pella in battuta – arriva l’agognato break, dopo un game titanico nel quale Fognini ha ben 6 palle break. E’ il primo punto della rimonta. Il quarto set è quello della sofferenza. L’azzurro allunga in apertura, e poi deve sventare in più occasioni i potenziali controbreak di Pella.

In più occasioni il match sarebbe potuto tornare in mano Argentina, ma Fognini è sempre riuscito a mettere in difficoltà un Pella a secco di vincenti (solo 21 contro i 46 del rivale). E’ il 2-2 e l’inerzia è per l’Italia, nonostante i cori da ultras alzati da Maradona – richiamato da Berlocq negli scorsi giorni per l’atteggiamento poco tennistico – l’Argentina può solo sprofondare sotto i colpi. Le difficoltà di Pella al servizio diventano una zavorra, solo il 58% di prima in campo al quinto, ma ancor più grave il 47% di punti vinti col ‘servizio buono’. Fognini si porta agilmente sul 3-2, salva un possibile controbreak allungando sul 4-2, togliendo l’ultimo bricioli di fiducia all’avversario, che non riuscirà più a vincere un game. Subito dopo la gara è capannello attorno al maratoneta Fognini, che dopo 4 ore e 15′ di gioco riesce dare il colpo da ko ai campioni in carica, meritato dopo due gare perse proprio al quinto e ultimo set. Un successo importantissimo per l’Italia, che adesso può sognare la semifinale. Il Belgio è un avversario ostico ma non imbattibile. Appuntamento dal 7 al 9 aprile. Pioggia permettendo.

FOGNINI: “SIAMO UN GRANDE GRUPPO” – Non nasconde la gioia, e ammette le difficoltà, Fabio Fognini: “Che dire, all’inizio giocavo male – ha dichiarato a fine partita il ligure – ma ho continuato a lottare ed è andata bene. Sono contento perché siamo un grande gruppo”. Un match insidioso, nonostante Pella non sia nel momento migliore della propria carriera: “Sapevo che sarebbe stata una partita difficile – spiega il 29enne – perché all’inizio lui giocava bene, io meno. Poi sono riuscito ad essere più incisivo, la partita è girata e sono felice di averla vinta”. Provato da quattro giorni di partite, e tre gare finite al quinto set, il capitano Corrado Barazzutti: “Siamo felicissimi, è stata una partita davvero dura. Sono stati quattro giorni difficili: prima siamo stati avanti 2-0, poi il match-point mancato nel doppio, il 2-2, quindi lo svantaggio di due set nel singolare decisivo. Non ci siamo fatti mancare niente. Fabio è stato eccezionale soprattutto perché aveva iniziato contratto e teso dopo che avevamo perso due match in maniera rocambolesca, a cominciare dal doppio. Ed è stato bravo anche perché dal pubblico è arrivato qualche insulto di troppo”, ha concluso il campione di Davis del 1976. La Repubblica.it