Tensioni e scontri a Bologna. Ferito anche il capo della Digos

La città di Bologna è stata scossa da una serie di eventi turbolenti a seguito degli sgomberi di due immobili, che hanno provocato scontri e tensioni tra i manifestanti e le forze dell’ordine. L’edificio dell’Ausl in via Corticella e l’ex Istituto Zoni in viale Filopanti, occupati rispettivamente dal collettivo Plat e dal Collettivo universitario autonomo (Cua), sono stati i fulcri degli scontri.

Durante le operazioni di sgombero di ieri mattina, sono scoppiati scontri in via di Corticella, dove manifestanti e polizia si sono confrontati. In serata, circa 300 antagonisti legati ai collettivi hanno manifestato incendiando bancali di legno in via San Giacomo e organizzando un corteo che ha attraversato la zona universitaria.

Gli scontri hanno causato diversi feriti, tra cui il capo della Digos, Antonio Marotta, e otto poliziotti. La situazione è degenerata ulteriormente in via Irnerio, dove si sono verificati nuovi scontri. I manifestanti, dopo aver trascorso l’intera giornata in presidio, hanno costruito una barricata e sono partiti in corteo verso la sede della Zanichelli, dove si sono scontrati nuovamente con le forze dell’ordine.