Basta con strumentalizzazioni e falsi moralismi sul nodo residenze. Teodoro Lonfernini, consigliere del Partito democratico cristiano sammarinese, replica alle critiche piovute dell’opposizione all’indomani dell’approvazione in Commissione affari esteri del progetto di legge “sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica”, licenziato mercoledi’ scorso e pronto all’ultimo step consiliare. Lonfernini elogia la normativa che porta la firma del segretario per gli Affari esteri, Antonella Mularoni, e punta il dito contro i ritardi dei governi passati, mirando in particolare a Fiorenzo Stolfi, consigliere Psd ed ex inquilino di Palazzo Begni, tra le voci piu’ critiche della minoranza.
“Abbiamo licenziato un ottimo provvedimento- commenta il portavoce del primo partito del Patto- e diversamente dall’esecutivo precedente, che si era impegnato a parole su questo fronte, governo e maggioranza hanno regolamentato definitivamente le residenze e lo ha fatto senza tanti slogan”. La futura normativa “eliminera’ automatismi e spazi di discrezionalita’- prosegue Lonfernini- fattori che in passato, insieme ai mancati controlli, hanno portato a elargizioni a pioggia di migliaia di residenze, anche a chi ha creato problemi verso l’esterno”. Percio’, alla luce della sostanza di “una normativa che aggiorna finalmente quella precedente”, datata 13 anni fa, “rimango sempre piu’ basito dalle dichiarazioni dei consiglieri di minoranza perche’ vogliono trovare sempre strumentalizzazioni e sospetti anche dove non ci sono”.
Rispetto quindi alle “preoccupazioni” sollevate dal fronte dell’opposizione sulle modalita’ di applicazione della legge, Lonfernini assicura: “Questa maggioranza dara’ corso all’impegno contenuto nella legge, all’articolo 36, ovvero entro due mesi sara’ approvato il decreto delegato che specifichera’ tutti i requisiti finali e necessari per il rilascio delle residenze”.
Infine, non sono piaciute le parole di Stolfi sul “voltafaccia” di Alleanza Popolare rispetto alla proposta di un contingentamento delle residenze: “E’ demagogia fine a se stessa- conclude- al Paese non serve l’ipocrisia di certi soggetti che non possono permettersi di esprimere queste considerazioni, alla luce della gestione delle residenze fatta in passato”.
