Mi sento di fare un richiamo alla maggioranza che oggi, al di là delle esternazioni infelici, deve andare oltre alle parole umorali e puntare seriamente ad un rapporto basato sul confronto.
Chi è oggi competente a livello di responsabilità politica nel settore del lavoro frontaliero, e mi riferisco ai Segretari alle finanze e al lavoro, deve fare di tutto per superare questa fase di impasse.
Io sono un profondo sostenitore del lavoro frontaliero in funzione del fatto che negli anni i sammarinesi, purtroppo, hanno vissuto una situazione di agio ed hanno rinunciato a fare tutti i mestieri fondamentali per la nostra economia.
Quindi sicuramente i lavoratori frontalieri sono da ringraziare.
Ci aspettiamo però anche comprensione per una situazione veramente difficile non prodotta solo da San Marino.
Ci aspettiamo capiscano che i sacrifici li stiamo facendo tutti. Aumento delle tasse, delle rette, dei contributi, del 3% sui servizi resi.
Quello che è certo è che sicuramente non dobbiamo perdere la concentrazione nella tutela dei lavoratori, indistintamente frontalieri e sammarinesi. Anche perché se non teniamo un atteggiamento responsabile e diamo corso alle verbosità, non facciamo altro che alimentare lo scontro sociale che purtroppo è in atto. Se rappresentiamo forze politiche responsabili, dobbiamo evitare a tutti i costi lo scontro sociale”.
L’Informazione di San Marino