Terremoti:Curcio,ok primo giorno esercitazione Sisma Stretto

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 04 NOV – È partita in 37 centri
della Città metropolitana di Reggio Calabria ed in 19 di quella
di Messina l’esercitazione organizzata dal Dipartimento
nazionale di Protezione civile, denominata “Sisma nello Stretto
2022”, che simula un terremoto di magnitudo 6.
    Nell’esercitazione sono coinvolte anche le Prefetture e le
Amministrazioni comunali delle due città.
    Stamattina è stato diramato un messaggio di allerta alle 500
mila persone potenzialmente coinvolte nell’evento. Nei punti di
raccolta istituiti nei vari comprensori sono state allestite
strutture di soccorso e di pronto intervento. Due colonne
mobili, per quanto riguarda la Calabria, sono state destinate a
Gioia Tauro, il cui porto è “entry point” per i soccorritori, ed
a Bova Marina. Centro delle operazioni, sulla costa reggina, la
sede della Protezione civile regionale al Centro direzionale di
Reggio Calabria, dove sono state allestite tende per ospitare
gli sfollati, gruppi elettrogeni, ponti per le comunicazioni
radio e telefoniche ed una cucina da campo e dove è stata
istituita la sala operativa di comando e controllo delle
operazioni. Centinaia di uomini, divisi secondo il settore di
competenza, stanno coordinando le attività sul territorio che
vedono impegnati migliaia di volontari. Domani le operazioni si
concentreranno su specifici scenari operativi, necessari per
testare le procedure ed i piani di intervento predisposti dalla
Protezione civile.
    Nel tracciare in serata un primo bilancio dell’esercitazione, il
Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, si è
detto soddisfatto dei risultati. “E’ molto importante – ha detto
Curcio – che sia il livello nazionale che il territorio si
riapproprino di queste procedure, che in questi ultimi anni sono
state poco utilizzate. Questo perché la pandemia ci ha posto di
fronte a nuove emergenze. Ritengo molto importante ritrovarsi
qui e ragionare insieme. Ma soprattutto sarà importante capire,
una volta completate le operazioni, quale può essere il nostro
margine di miglioramento, che ci sarà senz’altro, e lavorare
insieme per colmare quelle lacune che emergono in qualsiasi
esercitazione”. (ANSA).
   


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