Terremoto e morti in India: la testimonianza di chi si trova la?, in vacanza. L’intervista a Carlo Biagioli

BIAGIOLIE’ di almeno 6 morti e 100 feriti il bilancio del terremoto di magnitudo 6.7 che ha colpito lo stato indiano nordorientale di Manipur, tra Bangladesh e Birmania. Le prime vittime della scossa, con un ipocentro ad appena 17 km di profondita? ed epicentro nella regione di Tamenlong, sono state segnalate nella capitale statale Imphal e nelle zone vicine. E proprio in questi giorni il sammarinese Carlo Biagioli, si trova in vacanza in India, un viaggio che ormai intraprende da anni. Lo abbiamo contattato e intervistato, anche per sentire a caldo il suo stato d’animo.

Qual e? la situazione in India dopo il terremoto?

“Devo dire che sono stato messo a conoscenza dai media di quello che accade. Fortunatamente io mi trovo a Kovala beach, in Kerala,
e qua non e? successo nulla. E’ un dramma, sono molto turbato per quanto accaduto, sono costante- mente alla ricerca di notizie, con
la speranza che il bilancio delle vittime non si aggravi”.

Qualcuno che conosce e? rimasto coinvolto?

“Al momento le notizie che ci arrivano sono frammentarie. Appena saputo del drammatico evento mi sono attivato soprattutto attraverso i social network per rendermi conto se qualcuno che conosco fosse rimasto ferito. Al momento nessun mio amico indiano risulta coinvolto”.

Ha notizia di sammarinesi in India oltre a lei?

“Per quanto mi riguarda, proprio per la connotazione anche spirituale che do ai miei viaggi in India, vengo qui sempre in solitudine e fuori dalle mete turistiche. Difficile trovare dunque sammarinesi e in generale i canonici turisti. Come le ho detto comunque non ho al momento alcuna contezza di amici e conoscenti coinvolti nel terremoto. Ovviamente spero che nelle prossime ore la situazione resti da questo punto di vista invariata”.

Da quanto tempo e? in India e quando tornera? in Italia?

“Mi trovo qui da circa un mese e rientrero? tra una settimana. Una tradizione che porto avanti ormai da circa 10 anni e che mi riempie sempre molto, dandomi la carica spirituale giusta per tutto l’anno, fino al mio ritorno”.

Qual e? la situazione alla luce dell’allarme terrorismo?

“Guardi, si tratta della solita routine di controllo. L’unica particolarita? e? che quando vuoi prendere un volo interno devi avere una sorta di biglietto per ogni borsa o zaino che vuoi portare sull’aereo. All’ingresso dell’aereo tutti questi documenti vengono controllati e se non hai il timbro devi tornare indietro. Per il resto e? chiaro che le misure di prevenzione si sono alzate, cosi? come l’allerta, ma non c’e? tutta queste percezione da parte nostra”.

Dei maro? si parla ancora? Pare che l’Italia li abbia dimenticati…

“Venendo dietro al suo ragionamento, potrei dirle la stessa cosa. Mentre qualche anno fa se ne parlava, ora non si sente piu? nulla. Lascio a lei il compito di commentare e valutare se sia un buono o un cattivo segnale per la sorte dell’italiano ancora rimasto qui in India”.

Ha trovato il Paese cambiato nell’ultimo anno? In che modo?

“Devo dire che vedo segnali di ripresa e cio? e? positivo. Come le spiegavo sono ormai diversi anni che vengo qui in India e a distanza di tempo posso testimoniare anche visivamente di come il paese sia sempre meno povero: si percepisce piuttosto chiaramente che la qualita? di vita sta aumentando, anche se molti problemi ancora permangono”.

C’e? qualcosa dell’India che esporterebbe a San Marino?

Si, la serenita?. Qui non si arrabbiano quasi mai. Vivono in pace pur con i loro problemi e con le diverse etnie”.

E qualcosa di San Marino che invece farebbe comodo all’India?

“Un po’ di urbanizzazione. Le strade sono molto sporche polverose e puzzolenti. Anche nelle citta? principali c’e? un fetore immondo. Nei centri piu? remoti non c’e? nemmeno la raccolta dei rifiuti e ogni famiglia brucia la propria immondizia ai bordi delle strade”.

Natale in India: c’e? rispetto per le tradizioni cristiane?

“C’e? molto rispetto per tutte le religioni. Il 70% delle persone sono induiste ma nonostante questo la notte di Natale tutti affollano le chiese cattoliche per pregare. Anche i mendicanti perche? sanno di ricevere piu? elemosina. Davvero una bella testimonianza di come si possa vivere tutti assieme in pace e le assicuro che non e? retorica ma quello che concretamente qui si tocca con mano”.

Come hanno vissuto i musulmani il Santo Natale cattolico?

“Anche i musulmani qua sono molto tranquilli. Tutti condividono le festivita? natalizie anche perche? scuole e posti di lavoro restano chiusi per 15 giorni”.

David Oddone, La Tribuna