Terremoto tra i draghi di Hbo, esce lo showrunner

Terremoto ad ‘House of the Dragon’ mentre prende il via il ‘derby’ con ‘Il signore degli anelli – Gli anelli del potere’ di Amazon: a poche ore dal debutto della serie fantasy ispirata ai romanzi di J.R.R. Tolkien su Prime Video, Miguel Sapochnik, lo showrunner e regista dello show di Hbo, lascia la serie prequel del ‘Trono di Spade’. Nessuna ragione è stata data per la decisione, annunciata dopo l’uscita del secondo episodio, se non che, dopo aver passato tre anni a sviluppare il prequel, Sapochnik resterà a Hbo a supervisionare nuovi prodotti, oltre che come produttore esecutivo della sua ultima ‘creatura’. Dalla seconda stagione di ‘House of the Dragon’ arriverà al suo posto un altro veterano di ‘Trono di Spade’, Alan Taylor. Il co-creatore di ‘Dragon’ Ryan Condal continuerà come unico showrunner in stretta comunicazione con George R.R. Martin, l’autore del ciclo di romanzi fantasy ‘Cronache del ghiaccio e del fuoco’ che ha dato origine alla franchise. “E’ stata una decisione impossibile, ma era la scelta giusta per me, personalmente e professionalmente”, ha detto Sapochnik, “confortato” che sarà Taylor, due volte premio Emmy per ‘Il Trono di Spade’ e nove episodi dei ‘Soprano’, a raccogliere da lui il testimone. ‘House of the Dragon’, in onda in Italia su Sky e Now, sta andando molto bene a livello di pubblico. La prima puntata dello show che precede di 200 anni le avventure del ‘Trono di Spade’ è stata vista la prima domenica da dieci milioni di persone negli Usa, con 10,2 milioni che hanno continuato a guardare il secondo episodio, uscito la settimana scorsa. Secondo Hbo quasi 25 milioni di spettatori hanno guardato la prima puntata dal giorno del debutto il 21 agosto, il che significa che la saga dei Targaryen, già rinnovata per la seconda stagione, ha il potenziale di eguagliare a livello di audience il successo della serie originale. Più tiepido sull’andamento della franchise – forse anche a causa della scena del parto finito tragicamente della moglie di re Viserys – è stato il giudizio dei critici, attirati piuttosto dalla serie rivale di Amazon, ‘Gli anelli del potere’, disponibile in tutto il mondo dal 2 settembre. Secondo il ‘Guardian” il prequel del ‘Signore degli Anelli’ è “così straordinario” da far sembrare ‘House of the Dragon’ una produzione “amatoriale”. E anche per il ‘Daily Beast’, ‘Gli anelli del potere’ “ripaga il colosso di Jeff Bezos dell’impegno finanziario pari al Pil di un piccolo Paese”. In ogni caso l’esperimento è in atto: centinaia di milioni di dollari (più per la serie di Amazon, costata circa un miliardo tra diritti e lavorazione) sono stati investiti nelle due produzioni: “Il loro successo potrebbe elevare il genere ‘fantasy’ nel territorio culturale occupato finora dai film dei supereroi che attualmente sta dominando le spese e gli incassi di Hollywood”, ha osservato oggi il commentatore del ‘New York Times’ Ross Douthat.


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