Terremoto tra Turchia e Siria, oltre 20.000 morti. Ancora salvataggi miracolosi

Sale a oltre 20mila il bilancio del devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Lo riferiscono i dati ufficiali mentre le speranze di trovare sopravvissuti sotto le macerie cominciano ad affievolirsi.

Le ricerche dei vivi continuano in Turchia e in Siria, nonostante alle 04.17 (le 02.17 italiane) sia stata superata la soglia delle 72 ore di tempo dalla prima, principale scossa di magnitudo 7.8 del 6 febbraio del devastante terremoto: la soglia convenzionale di tempo per ritrovare persone ancora in vita. Ma ci sono eccezioni.

L’agenzia turca per la gestione dei disastri, Ahad, fa sapere che sono state registrate quasi 650 scosse di assestamento dai due terremoti di magnitudo 7,8 e 7,6 di lunedì tra Turchia e Siria, rendendo gli sforzi di soccorso ancora più difficili e pericolosi mentre le squadre di emergenza continuano le operazioni di ricerca per eventuali altri sopravvissuti. Lo scrive il Guardian online. Le scosse di assestamento sono tremori più piccoli che seguono un terremoto più grande, nella stessa area, mentre la crosta terrestre spostata si adatta dopo la scossa principale. Diminuiscono costantemente in grandezza e frequenza secondo dati scientifici, ma possono continuare per giorni o addirittura settimane.

ANCORA SALVATAGGI CHE SANNO DI MIRACOLO

Un bambino è stato trovato vivo dopo essere stato per 80 ore sotto le macerie di un palazzo di quattro piani crollato nel distretto di Elbistan di Kahramanmaras, luogo dell’epicentro del terremoto di 4 giorni fa in Turchia. Si chiama Mohammed Emin. In pigiama e calzini a righe sembra avere tra i nove e i dieci anni. E ancora: il piccolo Mert Tatar, 2 anni, è stato salvato a 79 ore dal terremoto nella provincia meridionale di Hatay. Mentre una bambina di 3 anni, Eya Haddap, è stata estratta dalle macerie nel distretto di Antakya. Ieri, i soccorritori avevano salvato altri tre altri membri della stessa famiglia. E poi altre due sorelle, Ceren, 14 anni ed Elif, 16, sono state salvate.

Terremoto in Siria, il salvataggio del piccolo Hakim

Dopo 70 ore sotto le macerie di un edificio crollato, una donna e il figlio sono stati tratti in salvo dai soccorritori nel distretto di Akevler di Hatay, in Turchia. Lo scrive Anadolu. Alle ricerche ha partecipato anche il vicesindaco di Yalova Mustafa Tutuk che ha condiviso la sua emozione sui social: “E’ un miracolo. Come si possono spiegare questi sentimenti, dopo le voci da sotto le macerie, ci siamo subito diretti lì con la nostra squadra e, per fortuna, li abbiamo tirati fuori”.

PERDITE ECONOMICHE PER OLTRE 4 MILIARDI DI DOLLARI

Le perdite economiche causate dal devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria potrebbe superare i 4 miliardi di dollari. Lo afferma l’agenzia di rating Fitch. “Le perdite economiche sono difficili da stimare poiché la situazione si sta evolvendo, ma sembra probabile che superino” i 2 miliardi di dollari e potrebbero raggiungere i 4 miliardi di dollari “o più”, ha affermato.

APPELLO DELL’ONU: NON POLITICIZZARE GLI AIUTI IN SIRIA

Gli aiuti di emergenza in Siria “non devono essere politicizzati”, parte degli aiuti di emergenza passerà oggi attraverso il valico tra Turchia e Siria. Lo ha dichiarato l’Organizzazione delle Nazioni unite.

L’ITALIANO DI CUI NON SI HA ANCORA NOTIZIA

L’italiano Angelo Zen, 60 anni, del Veneto, manca ancora all’appello


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