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Sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana colpita dal terremoto che ha colpito il sud della Turchia. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha espresso tutta la sua vicinanza ai familiari “ai quali – ha twittato – non mancherà il nostro sostegno”.
“Partono gli aiuti italiani per la Siria dall’aeroporto di Pisa. Grazie”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani
LE RICERCHE
Un neonato che si suppone abbia 2 mesi di vita è stato salvato dopo 128 ore tra le macerie a seguito del devastante terremoto che ha colpito il sud della Turchia. Lo scrive l’agenzia turca Anadolu, senza fornire ulteriori dettagli.
In precedenza anche una bambina di due anni era stata estratta viva dalle macerie dopo 122 ore. La piccola è stata trovata nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay. Successivamente, dopo 124,5 ore sotto le macerie, è stata tratta in salvo un’anziana di 83 anni nella provincia di Malatya, riporta sempre Anadolu. Secondo la Cnn Turk, inoltre, un ragazzo di 16 anni – Kamil Can – è stato tratto in salvo dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras.
Terremoto in Turchia, crollata mezza Kahramanmaras
Il bilancio dei terremoti che hanno devastato parti della Turchia e della Siria è salito ad almeno 24.218 morti: lo riporta Sky News. In Siria le vittime sono almeno 3.553, di cui almeno 2.166 nel nord-ovest controllato dai ribelli e almeno 1.387 nelle aree controllate dal governo.
Terremoto in Turchia, le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco ad Antiochia
Intanto, la ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha annunciato la fine delle ricerche, nelle aree controllate dai ribelli nel nord e nel nord-ovest del Paese, di eventuali sopravvissuti ai terremoti che lunedì hanno devastato la Turchia meridionale e la Siria settentrionale: lo riporta la Cnn. Il gruppo di volontari ha dichiarato di ritenere che nessuna delle persone ancora intrappolate sotto le macerie sia ancora viva. Tuttavia, proseguono le ricerche delle vittime. Finora i morti accertati sono almeno 24.218 nei due Paesi, di cui almeno 3.553 in Siria (almeno 2.166 nel nord-ovest controllato dai ribelli e almeno 1.387 nelle aree controllate dal governo).
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