Tesi di Agenda 21 sul bacino idrico errate e fuoriluogo …del Geologo Fabio Pedini

A proposito del Bacino imbrifero (Laghetto) di Pennarossa di sotto………il nostro serbatoio d’acqua completamente sammarinese,  desiderato  ormai da oltre 50 anni………….

Ho letto recentemente su IL SOTTOBOSCO di aprile  2011 alcuni articoli a firma di Raniero Forcellini il primo e da un non meglio identificato Coordinamento di Agenda 21 senza alcuna firma il secondo (a proposito il buon amico Marino Cardinali è d’accordo con questi articoli anonimi ??), che trattano in vari modi il problema dell’approvvigionamento idrico della nostra Repubblica da alcune angolazioni che in parte non condivido e per le quali credo opportuno, dal mio punto di vista professionale di geologo,  dover  dare qualche ulteriore informazione ai cittadini lettori per una più corretta e completa informazione che peraltro dovrebbe venire dai pubblici uffici e non da me.

Inizio confermando, con buona pace degli estensori degli articoli citati, che condivido tutte le iniziative atte a razionalizzare, ridurre e migliorare il consumo dell’acqua di qualsiasi tipo e da qualsiasi fonte, anche di recupero, provenga.

Ma va detto che la nostra Repubblica, già devastata da orde di politici inetti ed incapaci sotto qualsiasi aspetto, non merita essa però di vedersi negato per i nostri figli e nipoti e pronipoti ecc., e forse per sempre, l’accesso ad una delle risorse più importanti per la vita della nostra comunità locale: l’acqua dell’invaso che, per me,  si dovrà fare a Pennarossa di sotto sopra la gola di Gorgascura.

I motivi che mi hanno spinto da decenni a questa analisi e scelta,  sono noti ai  tecnici più anziani della Azienda Acqua AASS come a tutti i politici di lungocorso, e  parto da una dato di fatto:

alla data odierna  7 aprile 2011, oggi, il nostro paese dipende per il 90% ed oltre da acqua proveniente dal territorio italiano, prevalentemente dalla presa sul torrente Mareccchia in località Pietracuta (podere Luzzi) ed in minima parte dalla Diga di Ridracoli attraverso HERA SPA; scarsissimo od ormai inesistente il contributo delle sorgenti storiche sammarinesi (quattro le maggiori) per vari motivi più o meno legati all’inquinamento.

Mi risulta, e non vorrei che l’attuale clima relazionale con l’Italia possa aggravare anche questo aspetto, che sono in corso molte spinte politiche provenienti dei vari comuni confinanti,  nelle varie Commissioni Provinciali Riminesi o Regionali della Emilia Romagna che riguardano il Bacino del Torrente Marcecchia per fare  limitare,  alla Repubblica di San Marino l’uso di questa risorsa, per farcelo ridurre fino quasi al non riutilizzo estivo-autunnale quando c’è maggiore necessità, a scapito di un sempre maggior utilizzo delle acque della HERA SPA (la privatizzione dell’acqua regionale del PD) con costi in aumento continuo e con utilizzo subordinato alla primaria necessità costiera di Rimini.  Stiamo attenti !!.

Dato che questo piccolo laghetto ricade tutto e completamente in territorio italiano (Pietracuta di San Leo), soggetto a leggi italiane e ad “umori” politici italiani, se qualcuno  a Roma od a Bologna decidesse in tal senso,  non avremmo alcuna difesa e dovremmo abbandonare questa storica presa idrica operativa dagli anni 70 circa e poi dove andiamo a rifornirci di acqua ad uso idropotabile se non realizzando allora e solo allora, a gran fretta l’invaso di Pennarossa di sotto ??

Se questo scenario apocalittico, apocalittico ed imprevedibile come gli attuali rapporti in ogni settore con l’Italia, prendesse sempre più consistenza ?? ragionate cittadini e cominciate da brave formichine a prevedere soluzioni realistiche ed ancora realizzabili autonomamente senza che altri decidano per noi sammarinesi.

La polemica che ha coinvolto anche  i geologi sammarinesi a contrastare alcune scelte di metodo e di incarichi da parte della Pubblica Amministrazione ma soprattutto dell’AASS, è stata deviata completamente sul incarichi dati sciaguratamente entro e fuori territorio  in modo solo clientelare, per non dire peggio che ci può anche stare, ma di fatto ha perso di vista la  centralità del problema: il completo ed autonomo rifornimento idrico entro territorio sammarinese oggi ancora fattibile.(e costerebbe meno di un Admiral, del WTC, e del complesso Uffici Pubblici Cailungo)

A questo punto voglio anche ribadire agli estensori degli articoli sull’acqua del numero di aprile 2011 de IL SOTTOBOSCO alcune considerazioni che personalmente ritengo opportune stante la mia esperienza professionale ed età anagrafica.

A Raniero Forcellini vorrei dire che da anni le nostre istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dalle scuole materne, alle medie ai licei ecc. non perdono occasione teorica o pratica di informare e formare i nostri giovani su aspetti afferenti l’energia, l’acqua, i rifiuti, anzi credi sia uno dei principali e condivisi filoni formativi/informativi di ogni ordine di scuola, ma non è bastato, non siamo approdati a quasi nulla se i risultati sono appunto quelli che anche tu stai ricordando: usiamo acqua potabile per ogni uso, non utilizziamo acque piovane, non ricicliamo acque fognanti, non facciamo nulla insomma nel settore del recupero acqua e quindi né consegue che la informazione/formazione da sola fino ad oggi non è stata sufficiente, va ampliata e meglio mirata o “multata” che sembra l’unica forma di attenzione a cui ormai diamo tutti seguito.

Ritengo su questo argomento che ancora molto possano fare ed educare le famiglie, i genitori, dove ogni giorno ci si confronta col problema del sacchetto da riempire e buttare via, magari con un sistema premiante, pubblico, incentivante.

Avrebbero dovuto essere state fatte scelte serie e coraggiose oggi ormai improcrastinabili. Vale lo stesso discorso per i rifiuti RSU che ormai non riusciremo più a smaltire fuori territorio(se non a costi inaccessibili), vale per i rifiuti differenziati che poi all’arrivo nei depositi AASS si rimischiano tutti assieme agli altri (andate a vedere nel deposito dove arrivano i compattatori), i trasporti dei rifiuti fuori territorio, la raccolta porta a porta ( ma anche soprattutto capannone a capannone)che non parte mai, i cassonetti delle zone industriali stracolmi di tutti gli imballaggi possibili, ?? I costi della raccolta spalmati in modo non corretto fra gli utenti domestici, urbani e quelli industriali enormemente maggiori, ecc.

Agli estensori dell’articolo Coordinamento di Agenda 21,  nel  condividere gran parte dei loro dati ed assunti internazionali, e qualche buona idea applicata ai condomini,  mi dissocio solo sulla loro mancata scelta di propendere decisamente per la realizzazione dell’invaso di Pennarossa di sotto e soprattutto per le scarse argomentazioni addotte riferite qui sotto (e riporto integralmente il loro testo):

–       “progetto scartato per 40 anni” (e questo solo perché abbiamo la colpa di avere i politici che abbiamo ed opposizioni di vecchi potentati territoriali ed elettorali del posto sempre contrari come voi, senza motivo, o con qualche motivo in più..)….

–       ”devastante dal punto di vista ambientale e paesaggistico” (forse gli estensori dell’articolo, probabilmente non sammarinesi,  non conoscono bene la zona di Pennarossa di sotto all’altezza del possibile lago che si verrebbe a realizzare, oggi è uno scempio calanchivo, inutilizzabile ai più,  con notevoli dissesti, domani potrebbe essere un bellissimo laghetto con zone alberate,  pareti rocciose a picco sull’acqua, passeggiate e sport lacustri, oltre all’uso idropotabile ed idroelettrico in parte, a mio avviso molto migliore dell’attuale  e molto fruibile dalla popolazione con strade interne accessibili dal ponte Fiorentino e non solo). I laghetti nelle aree urbane, alla tedesca, sono belli, questo lago è orribile. Sulla flora e sulla fauna non mi esprimo ma non ritengo ci siano grossi problemi che non possano essere risolti con buona volontà e collaborazione.

–       “il deflusso minimo…minato da scarichi inquinanti, non sarà più garantito..”  (una volta riempito il lago il deflusso resterà esattamente quello di oggi senza alcuna alterazione dato che si dovrebbe avere un invaso disponibile di 3.500.000 mc con abbassamenti di livello estivo moto limitati e gestibili. Gli scarichi inquinanti devono prendere altre strade a prescindere dalla realizzazione o meno dell’invaso, fognature ecc.ecc e non possono essere una argomentazione a sfavore). Poi questo è lo stesso tipo di problema che “qualcuno” stà evocando nella Commissione di Bacino del Fiume Marecchia in Italia per farci perdere la captazione o la gestione del laghetto sul Marecchia a Pietracuta (un caso ?? analogie?? pressioni politiche dei comuni di San Leo, Novafeltria, Pietracuta ?? non sono più nostri amici ?? lo sono mai stati dopo San Leo in persona, si tiravano gli scalpelli ??)

–       La diminuzione di attenzione sullo spreco della risorsa idrica, sulle dinamiche di consumo razionale delle risorse in  generale, è invece  ampiamente condivisa anche dal sottoscritto ma non è e non può essere sostitutiva della soluzione principe e generale dell’invaso nei tempi e nei modi  prevedibili soprattutto valutando le azioni passate (ultimi 30 anni) dell’Azienda Statale preposta, AASS, (se è vero, come non è vero, che è autonoma) e  delle Segreterie di Stato Referenti e Responsabili da anni su questi delicatissimi settori.

I nostri politici sono solo sensibili alla Commissione Urbanistica, ai Piani Particolareggiati, alle Residenze per vendere appartamenti, a promuovere i Dirigenti del nulla, agli incarichi e soldi pubblici da distribuire ai loro elettori e protettori, alle lobby di potere che di fatto in qualche modo hanno prodotto quel che si vede e si respira………………………..ed anche qui ognuno dirà la sua, ma se non insegniamo, dimostrandolo con i fatti,  mai nulla a nessuno chi potrà imparare, chi potrà correggere e/o migliorare il nostro paese ?? i nostri figli ?? i nostri nipoti?? I clandestini ?? gli ndranghetisti??

Ma si può già procedere con la rottamazione politica ?? quale codice di rifiuto è ?? perché comunque è un rifiuto: il loro a farsi rottamare, chissa come mai ?? Dedizione ed amore per il paese ?? abnegazione al lavoro in favore di  tutti i nostro concittadini ?? soldi ???????

Con i migliori saluti al mio amico Marino Cardinali che spero legga queste poche righe scritte di getto appena letti i vostri due articoli..

f.to

Dr.geol. Fabio Pedini

San Marino 7 aprile 2011