Timeline della Pandemia

Un lettore: “Lo scorso 8 marzo in un solo giorno i contagiati furono 1.300 e i morti 130, davanti a quei numeri che ci sembravano un’enormità inaccettabile, iniziammo a chiedere, a volere, a pretendere zone rosse, chiusure, divieti e lockdown. Domenica 26 aprile, che i contagiati sono stati il doppio rispetto all’8 marzo (2.300) e i morti anche il doppio (260), ci sembra intollerabile non poter tornare al bar, nei ristoranti, nei negozi, andare a tagliare i capelli e poter uscire a piacimento.

Si è chiuso in un giorno in cui i contagiati e i morti erano la metà di quelli registrati il 26 aprile. Tanto dovrebbe bastare a capire quanto l’istinto, in questo momento, stia prendendo il sopravvento sulla logica.Certo, qualcuno obietterà, allora quei numeri erano in aumento mentre ora sono in diminuzione.Ma sono in diminuzione proprio perché alle spalle abbiamo due mesi di lockdown. E’ stata la chiusura, il sacrificio di milioni di italiani a casa, ad aver permesso la diminuzione di quei numeri.Ma il virus non si ferma mica con la diminuzione. Il contagio può tornare a risalire a ritmi drammatici. Basta dargli ciò che vuole: contatti umani, incontri, affollamenti, una chiacchiera tra due amici che stanno benissimo, anche se uno dei due è contagioso e ancora non lo sa.”

Si è suscettibili quando si parla di misure politiche, che non sono altro che le estensioni di ciò che gli scienziati “raccontano” ai politici, e quindi non sia mai ora parlare di un Presidente del Consiglio, non si può fare, siamo su una pagina scientifica per carità….

Ma che cosa vi aspettate che si dica ora a un uomo che deve programmare delle scelte complesse tenendo conto del parere degli scienziati? Dimenticate chi diceva nei mesi di aprire tutto o chiudete tutto o tutto il contrario di tutto?

Qui signori miei la cosa è molto semplice, esiste un virus che vi piaccia o no, che in pochi mesi ha fatto 200mila morti nel mondo, anzi pure di più, un virus sconosciuto per il quale non si ha cura e nemmeno vaccino attualmente anche se la farmaceutica e l’immunologia stanno facendo passi da gigante in poco tempo.

Il Presidente del Consiglio potrebbe tranquillamente (e non può farlo nemmeno da solo) farvi scorazzare liberi, tornare alla vita normale, assecondare gli elettori invece di trattarli come esseri umani e schizzare nei sondaggi.

Ma dato che non parliamo di politica atteniamoci all’evidenza sanitaria: un’altra impennata significherebbe un altro lockdown a meno che non si consideri accettabile la morte di altre decine di migliaia di esseri umani e il collasso degli ospedali.

La crisi che stiamo affrontando ora sarà niente rispetto a quella che potrebbe attenderci se riportiamo l’Italia al rischio sanitario di qualche mese fa.

In Cina è durata 3 mesi, e avete visto cosa hanno fatto i cinesi per doversi difendere, hanno usato anche la forza, proprio perchè possono permettersi nella loro forma di Governo la repressione di molte libertà.

Si poteva fare di meglio? Forse si, sicuramente ci sono molte responsabilità da suddividere ma almeno lo si è fatto con serietà e seguendo passo passo l’evoluzione dell’emergenza, non solo in Italia ma in Europa e nel mondo.

Qualcuno dirà ma la Germania….la Germania cosa? La Germania ha una età media dei contagi che è sui 50 anni, noi circa 80. Loro hanno il doppio dei nostri posti letto, vivono una condizione economica differente, hanno abitudini culturali differenti, gli anziani non vivono solitamente con le famiglie come accade qua, ci sono differenti tipi di concepire la vita, basta solo pensare a quando i ragazzi lasciano il tetto familiare. Noi abbiamo un Paese pieno di anziani, che quando sono malati il loro rischio di perdere la vita per mano del virus si quadruplica…..

E qualcuno non lo ha ancora capito. O fa finta di non capire, che non abbiamo molta scelta. Potremmo essere fuori da questa emergenza entro un mese, proprio come la durata che ha coinvolto la Cina.

Vogliamo buttare tutto alle ortiche? E dopo, chi la affronterà la crisi sanitaria, civile, economica, chi li piangerà tanti altri morti?

Usiamo il cervello, questa non è una campagna elettorle, questa è una battaglia per la salute!