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(ANSA) – ROMA, 17 FEB – L’istituzione di un tavolo tecnico di
cui la Unione Italiana tiro a segno sarà chiamata a far parte
insieme ai rappresentanti dei Ministeri della Difesa,
dell’Interno e dello Sport, per snellire i passaggi burocratici
inevitabili in una materia così delicata. E’ la soluzione
individuata in un incontro fra il ministro della Difesa, Guido
Crosetto, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, della
Federazione mondiale di tiro (Issf) e della Fitav, Luciano
Rossi, e della Uits, Costantino Vespasiano, e il capo ufficio
Legislativo della Difesa, gen.Salvatore Luongo.
Si è parlato anche alle luce delle polemiche generate prima
dal delitto nei pressi di Roma, del dicembre scorso, in cui un
praticante a livello dilettantistico ha ucciso tre donne con una
pistola che si era procurato al poligono di Tor di Quinto, e poi
dall’ipotesi di insegnare il tiro a segno nelle scuole, cosa che
peraltro in realtà già avviene, anche per il tiro a volo, grazie
al progetto ‘Care’.
All’attenzione di Crosetto sono state portate le principali
tematiche che l’Unione tiro a segno “si trova quotidianamente ad
affrontare – informa una nota della Uits – nella sua funzione di
ente pubblico a cui è demandata la responsabilità di gestire
attraverso le sezioni Tsn le attività legate all’addestramento
per l’uso delle armi oltre al relativo possesso e detenzione”.
“Devo ringraziare il ministro – ha commentato Vespasiano –
per l’estrema l’attenzione che ha voluto dedicare ai temi di
nostra competenza. E’ innegabile come anche recenti fatti di
cronaca abbiano generato un clima di preoccupazione rispetto a
come le nostre sezioni svolgono il ruolo a loro assegnato. Da
parte della Uits c’è la totale consapevolezza di dover sempre
migliorare e potenziare la propria organizzazione ma portando
alla luce le difficoltà normative e operative con le quali deve
misurarsi”. (ANSA).
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