Tiss ‘You. Quali sono i rischi di un’intensa attività sportiva?

Lo sport è sempre in continua evoluzione. La velocità e la forza degli sportivi è sempre maggiore. I gesti tecnici sono sempre più curati. Questa evoluzione ha portato a un incremento dello stress articolare e della traumatologia nello sport.
Le patologie che gli sportivi lamentano con maggior frequenza sono legate a un eccessivo stress alle articolazioni e ai tendini. Sono i gesti tecnici specifici in ogni sport che sovraccaricano le diverse articolazioni (il gomito per il tennista, la spalla per il nuotatore, la caviglia per il calciatore).
NON SOLO I PROFESSIONISTI
Il problema non riguarda solo i professionisti, anzi. Lo sport coinvolge la quotidianità, sempre più persone fanno attività sportiva. I traumi influiscono sulla qualità della vita e, per questo motivo, si ricerca un recupero quanto più possibile rapido e completo.
Una strategia molto efficace in questo caso è la prevenzione. In questo modo si cerca di evitare l’intervento chirurgico che può portare a lunghi stop.
Quando l’intervento diventa necessario, è importante rivolgersi a specialisti esperti, in grado di scegliere la tecnica adeguata e un trattamento post-operatorio ideale per il singolo paziente.
Gli infortuni sportivi non sono sempre traumi di grave entità; spesso si tratta di microtraumi, dovuti a gesti atletici ripetuti. Questi piccoli traumi mostrano le loro conseguenze negative con il tempo. I microtraumi usurano le articolazioni, quindi le cartilagini, i tendini e i legamenti.
I TRAUMI NEL CALCIO
Il calcio è lo sport più praticato in Italia. Gli infortuni subiti in un campo da calcio sono tra i più comuni.
Quali sono i rischi che corrono maggiormente i calciatori?
Distorsione della caviglia: si tratta di una delle cause più frequenti di stop. Il primo trattamento comprende una fase di riposo con utilizzo di ghiaccio e fasciature. In alternativa vengono effettuati trattamenti manuali con l’intenzione di ristabilire l’articolazione e diminuire il dolore. L’intervento chirurgico si rende necessario quando la caviglia rimane instabile o si hanno lesioni cartilaginee o tendinee.
Infiammazioni ai tendini: le tendiniti sono pericolose perché da un semplice fastidio iniziale si possono trasformare in un problema più grave. Quando non vengono trattate tempestivamente possono diventare croniche. Una tendinite cronica impedisce l’attività sportiva, soprattutto ad alti livelli. Le infiammazioni più comuni colpiscono il tendine del ginocchio, il tendine della fascia plantare e il tendine d’Achille.
Lesioni muscolari: contratture, stiramenti e strappi sono molto frequenti nel calcio.
Lesione del crociato: il crociato si rompe a seguito di una distorsione del ginocchio. A volte, ma difficilmente, anche a seguito di contusioni. Una lesione al crociato comporta, quasi sempre, lesioni alla cartilagine, al menisco e può interessare altri legamenti del ginocchio. Per riparare il legamento lesionato si interviene con una ricostruzione chirurgica.
I FATTORI DI CRESCITA NELLO SPORT
L’aumento dell’intensità sportiva, anche a livelli amatoriali, ha aumentato il bisogno di accelerare i tempi di recupero successivi a un infortunio. In questo, si rendono utili i fattori di crescita quali: plasma ricco di piastrine (le piastrine presenti nel sangue accelerano la rigenerazione), cellule mesenchimali adipose (cellule presenti nel grasso, anch’esse favoriscono la rigenerazione dei tessuti usurati). Questi fattori di crescita vengono prelevati dal paziente, concentrati e reiniettati tramite infiltrazione per accelerare la ricostruzione articolare.