
(ANSA) – TOKYO, 30 AGO – Dalla politica ai mercati
finanziari, fino allo sport. Le dimissioni del premier
giapponese Shinzo Abe potrebbero avere serie ripercussioni
sull’organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo, previste per
l’estate del 2021. Lo scrive il giornale online Asahi Shimbun,
secondo il quale il primo a mostrare grande preoccupazione per
la decisione di Abe di farsi da parte è stato il presidente del
Comitato olimpico internazionale (Cio), Thomas Bach, nel corso
di una telefonata di emergenza al presidente del comitato
organizzatore Yoshiro Mori. Nel corso degli anni Bach e Abe
hanno sviluppato uno stretto rapporto di collaborazione, scrive
l’Asahi, e furono loro lo scorso marzo a decidere di posticipare
i giochi di un anno per via dell’emergenza sanitaria causata
dalla pandemia del coronavirus. Il premier uscente ha svolto un
ruolo decisivo per ottenere la candidatura della città di Tokyo,
pronunciando un discorso nel 2013, a 9 mesi dall’inizio del suo
secondo mandato, e assicurando il comitato di avere sotto
controllo il progetto di bonifica della prefettura di Fukushima
dopo il disastro nucleare, garantendo il successivo rilancio
dell’area a livello di immagine nel corso dell’evento sportivo.
Tuttavia, continua il giornale, anche se Abe rimanesse a capo
dell’esecutivo non potrebbe garantire lo svolgimento delle
Olimpiadi, dal momento che un vaccino contro il Covid-19 non è
ancora disponibile. Anche l’83enne Mori, al pari di Abe, sta
affrontando seri problemi di salute – spiega l’Asahi – e in più
di una occasione non ha fatto mistero di voler passare il
testimone ad Abe alla scadenza del suo mandato di premier. Una
soluzione che secondo una fonte del comitato organizzatore
potrebbe facilmente concretizzarsi nei prossimi mesi, fornendo
l’occasione ad Abe di svolgere un ruolo fondamentale nella
effettiva pianificazione dei giochi. (ANSA).
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