Torino. Parto tragico, il papà non si dà pace «Mia moglie sanguinava ed è caduta»

angela nestaOMICIDIO colposo. È questo il reato ipotizzato dalla procura di Torino, che indaga sulla morte di Angela Nesta (nella foto) e della sua bambina nella sala parto dell’ospedale Sant’Anna di Torino, dove nei prossimi giorni il Ministero della Salute invierà i propri ispettori. La cartella clinica è stata sequestrata e domani mattina verrà effettuata l’autopsia. «Vogliamo capire se è stata una disgrazia, una tragica fatalità o se ci sono delle responsabilità», chiede il compagno della donna, Francesco Scarlata. «Volevamo questa bambina da quattro anni, eravamo felici – sottolinea –. Mi hanno strappato la cosa più bella che avevo…».
L’UOMO è assistito dall’avvocato Giulio Calosso, che punta il dito contro i sanitari di un ospedale considerato all’avanguardia non solo in Italia. «È grave che, anche in presenza dei carabinieri, nessuno dei medici – dice il legale – si sia preso la responsabilità di dire ai famigliari cosa è accaduto». «Mia moglie perdeva sangue. Dicevano che era tutto a posto e mi hanno invitato as andare via», ricorda il compagno. Qualche ora dopo, nel cuore della notte di Santo Stefano, la telefonata per dirgli «che avevano trovato Angela per terra, nella sua stanza, e che la nostra piccola era nata. Ma non ce l’aveva fatta».
CHE COSA sia accaduto dovrà ora stabilirlo l’autopsia, che domani mattina sarà effettuata da Valter Declame, Aurelio Storace e Tullio Bandini, consulenti di parte. Il referto medico parla di arresto cardiocircolatorio. Il documento fa ora parte del fascicolo affidato da Raffaele Guariniello, ormai prossimo alla pensione, al pm Monica Supertino, del pool ‘tutela del consumatore’, che si occupa anche di colpe mediche. «Nulla aveva fatto presagire un esito così drammatico», ribadiscono i sanitari dell’ospedale Sant’Anna. Ed anche i famigliari della donna parlano di una «gravidanza serena», smentendo le indiscrezioni secondo cui era ingrassata in modo eccessivo.

Il Resto del Carlino