Torna chef Barbieri, ‘sbarco all’estero con 4 Hotel’

Ci sono gli alberghi pet-friendly, che stanno finalmente trovando il giusto equilibrio tra l’accoglienza dei quattrozampe con i loro amici umani. Quelli di famiglia, presi in mano dalle nuove generazioni che hanno dato il via ad un travolgimento in chiave moderna di grande successo. E poi ci sono gli albergatori italiani che hanno esportato le loro capacità all’estero fondendo lo stile made in Italy nel rispetto del paese dove sono andati a lavorare. Torna la competizione dell’hotelleria con la nuova serie di 4 Hotel, la sfida guidata dallo chef Bruno Barbieri, in onda dal 18 maggio ogni giovedì su Sky e in streaming su Now. Con una novità: per la prima volta il programma oltrepassa i confini italiani arrivando a Marrakech e a Malta. “Siamo voluti andare all’estero a cercare albergatori italiani, che si sono messi in discussione andando a lavorare in posti anche psicologicamente estremi come il Marocco, dove non è facile neppure fare investimenti economici – ha spiegato lo chef nella conferenza stampa di presentazione – E la prima cosa da sottolineare è che lo stile italiano viene sempre fuori, pur integrandosi con quello locale”. Uno di questi hotel tra le attività collaterali ha anche una visita ad un monastero di clausura ed entrarci è stata un’emozione molto forte’. Alla guida della sua squadra, composta da giudici che sono anche colleghi e avversari tra loro, Barbieri poi riporterà la gara in Italia, spostandosi da Firenze fino alle strutture pet-friendly dell’Emilia-Romagna, da Trieste all’Umbria, da Milano alla Carnia. “Credo che da quando siamo partiti anni fa, abbiamo fatto davvero una grande rivoluzione con programmi come questo o Masterchef – ha detto Barbieri – Sono serviti a far capire alla gente cosa c’è dietro un ristorante, un hotel, andando in giro quel che più mi ha colpito è come le nuove generazioni, i figli degli albergatori storici, abbiano in tanti casi preso in mano la situazione e stiano portando avanti un ottimo lavoro per crescere”. Ma si deve migliorare ancora molto e incombono problemi, ha ricordato Barbieri, come la difficoltà nel reperire personale. “Non è che manchi la voglia di lavorare, anzi – ha aggiunto – Certo questo è un lavoro che ha orari e turni particolari, quindi il discorso è organizzativo, inoltre il livello del personale si è alzato molto, serve gente specializzata, che abbia studiato, sappia le lingue”. Così come, ha detto ancora, dallo Stato gli albergatori non si aspettano aiuti economici, ma una burocrazia più veloce e snella sì. Ma per Barbieri i passi avanti si vedono anche da altri particolari. “Sta sparendo tutto ciò che è di plastica – ha detto – e c’è molta più attenzione per il contenuto dei frigo bar”. Produzione Sky Original realizzata da Banijay, il programma ha contribuito comunque a dare una svolta al settore e se nella prima edizione gli albergatori erano restii a mettersi in piazza, oggi tutti hanno capito che pubblicità incredibile porta con aumento della clientela. Visibilità che ovviamente ha investito pure il conduttore, di cui sta per uscire un nuovo libro Si Fa Così. “La televisione mi piace, è stata un po’ come il premio della vita, ma per arrivare a fare quello che faccio io dietro deve esserci una storia, anni di sacrifici – ha detto Barbieri – Non è che mi hanno chiamato così perché sono bello, credo che la tv sia stata quel passaggio importante per poter raccontare quello che stiamo facendo, che abbia avuto un ruolo molto importante nel far crescere il paese rispetto a questo settore”.


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