C’ERA UNA VOLTA… Manhattan. Ma era in mezzo alle colline toscane più dolci e perfino ammantate di fascino misterioso, perché di là c’erano passati gli Etruschi, e la leggenda ha sempre parlato di ricchissime quanto introvabili necropoli. C’era Manhattan perché i ricchi tiravano su le torri, i grattacieli dell’epoca, a San Gimignano fra il Duecento e il Trecento.
SENZA URTARE la potenza di Firenze per non fare la triste fine di Semifonte, i ricchi sangimignanesi avevano dato una spallata ai vescovi di Volterra, e s’erano messi in proprio. Facile: di lì passava il nuovo e più sicuro tracciato della Francigena, e su quella specie di “autostrada” medievale si poteva trafficare meglio la grande risorsa della città. Lo zafferano.
ERANO 72, le torri della Manhattan del Trecento. Ne sono rimaste una dozzina, quanto bastaia a rendere inconfondibile la skyline da qualunque parte tu la guardi. Ci giungi da sotto, e subito ne avverti il fascino all’impatto con le mura, non per nulla l’Unesco l’annovera nel Patrimonio dell’Umanità, non per nulla ogni anno ci passano tre milioni di turisti. Entri da una delle quattro porte, t’inerpichi sul selciato di strade inondate dai negozi dello shopping facile, mordi e fuggi; e ti ritrovi d’incanto nella bella piazza della Cisterna con i suoi palazzi, senza soluzione di continuità con la piazza del Duomo pure attorniata di case antiche e torri. Visiti la Collegiata, riconosci firme illustri del passato, che poi ritroverai nel Museo d’Arte Sacra e nel Museo Civico, e infine nella chiesa di Sant’Agostino, ma attenzione a non perdere la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, e le belle mostre che una notevole fioritura culturale fa sbocciare qua e là per la città.
POI RIPARTI, perché il fascino degli Etruschi è irresistibile. Ti congiungi alla provinciale che punta al mare, e da lontano ti appare maestosa Volterra, la lucumonia Velàthri costruita entro mura ciclopiche, ricca di storia e di monumenti affascinanti, a partire dal Palazzo dei Priori nell’omonima piazza, poi il Duomo romanico con il Museo di arte sacra, e quindi l’Ecomuseo dell’Alabastro, un tempo grande ricchezza della città, e infine i resti antichi: il Teatro romano e il Museo Etrusco con le sue opere notissime, l’Ombra della Sera e l’Urna degli Sposi. Una escursione alle Balze, impressionante falesia argillosa, lascerà un ricordo che sarà difficile cancellare.