
Le strade di Francia gli erano rimaste indigeste: nel 2019, all’ultima edizione disputata della Parigi-Roubaix, lui, il tedescone Nils Pollitt, inossidabile gregario di 27 anni di solito impegnato a lavorare per gli altri, si presentò al velodromo in tandem con Philippe Gilbert. Poteva essere la vittoria che dà un senso a una carriera, ma in volata dovette inchinarsi al principe Filippo. Ma con le strade di Francia aveva un debito e a Nimes ha approfittato della giornata di vacanza degli uomini di classifica per entrare nella fuga giusta, poi salutare la compagnia e arrivare al traguardo da solo. Dal profondo nord, al profondo sud della Francia: proprio nel giorno del ritiro del suo capitano, Peter Sagan (non partito per un problema al ginocchio), Pollitt ha il via libera per trovare un giorno di gloria e cogliere la quarta vittoria della sua carriera, ma la più prestigiosa, la prima in un grande giro. I big, dopo le fiamme di ieri sul Mont Ventoux se la sono presa comoda, sono arrivati al traguardo a oltre un quarto d’ora dal vincitore, ma la classifica non è cambiata di una virgola, con Tadej Pogacar che mantiene saldamente la maglia gialla. A metà Tour non c’è tanta voglia di bagarre, la Deceunick Quick Step, la squadra di Mark Cavendish che rincorre la 34/a vittoria di tappa, record di Merckkx, non riesce ad apparecchiare un altro sprint e prende il largo una fuga con tredici buoni pedalatori, fra i quali Alaphilippe, Henao, Boasson Hagen e Bisseger. Prendono il largo, poi se ne vanno in quattro. A dodici dall’arrivo Pollitt parte deciso e arriva in solitario sul traguardo della piccola Roma francese, che conserva monumenti d’epoca romana come l’arena dove, come al Colosseo, combattevano i gladiatori. Domani Cavendish e i lupi blu riproveranno a eguagliare Merckx nella tappa che proseguirà l’avvicinamento ai Pirenei. Da Nimes si va a Carcassonne, città patrimonio dell’Unesco che, nonostante le quasi inesistenti difficoltà altimetriche, è sempre ostile per gli sprinter. Non ci saranno scossoni nelle parti alte della classifica, ma spazio per i colpi di mano di chi cerca la gloria di un giorno aspettando le grandi montagne.
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