Ci troviamo in una situazione molto anomala rispetto al periodo estivo, condizionata da un blocco anticiclonico sul Nord Europa e il Mediterraneo alle prese con una lacuna barica dove staziona, da domenica, un vortice di bassa pressione. Lo stesso continua a influenzare il tempo su gran parte delle nostre regioni, mantenendole avvolte in un’atmosfera molto instabile. Così, nelle prossime 48 ore, si attendono ancora rovesci e temporali localmente intensi, soprattutto al Centro-Nord, con criticità che la Protezione Civile prospetta in diverse aree.
Da giovedì 27 tempo in miglioramento e caldo in aumento
La depressione è comunque in lento esaurimento, da giovedì, infatti, una spinta più dinamica proveniente dall’Atlantico la sposterà verso l’Europa orientale in via definitiva. Dopo la fase molto instabile in atto, l’anticiclone Nord-africano proverà un nuovo tentativo di rimonta sull’Italia, con il Centro-sud nel mirino seguito da un’ennesima ondata di caldo intenso. Dopo il crollo delle temperature che ha fatto scendere i termometri sotto le medie stagionali, da mercoledì, e ancor meglio da giovedì, la situazione atmosferica diventerà via via meno instabile e le temperature torneranno nuovamente a crescere anche al Nord, seppur restando ancora una volta ai margini della massa d’aria sahariana senza picchi particolari, ma associate a tassi di umidità comunque elevati.
Una pausa breve che potrebbe dividere l’Italia in due nel weekend del 29-30 giugno
L’evoluzione per la parte finale della settimana e di giugno, così come per l’inizio di luglio, resta incerta, anche se i modelli a nostra disposizione confermerebbero la tendenza ad una marcata divisione tra Nord e Sud Italia. Nella giornata di sabato (pomeriggio e sera) si profila un cedimento dell’alta pressione all’altezza delle regioni settentrionali, sotto la spinta da ovest di un’altra perturbazione atlantica (la n.10, l’ultima di questo mese), associata ad un peggioramento e ad una nuova veloce fase temporalesca. Allo stato attuale delle nostre conoscenze i fenomeni che a causa dei contrasti termici elevati potrebbero risultare anche violenti, dovrebbero interessare prevalentemente l’area a nord del fiume Po. Mentre domenica, il fronte dovrebbe aver già abbondato l’area alpina, lasciando un tempo in miglioramento e una giornata tutto sommato buona o discreta.