Traditori, il nuovo libro del giornalista antimafia Borrometi

(ANSA) – ROMA, 12 MAG – Perché tante stragi e delitti in
Italia rimangono impuniti? La ricerca della verità è un percorso
ad ostacoli e in troppi casi, prima ancora di cercare i
colpevoli, si è messa in dubbio la credibilità di chi accusava.
    È accaduto a Giovanni Falcone, quando si disse che la bomba
dell’Addaura l’aveva piazzata lui stesso e a Paolo Borsellino la
cui agenda rossa, misteriosamente scomparsa, sarebbe stata un
parasole. Don Diana? “Era un camorrista”. Peppino Impastato? “Un
terrorista”. La lista dei nomi infangati per distrarre
l’attenzione dai delitti è lunga e la strategia ha un preciso
nome in gergo, ‘mascariamento’.
    Per comprenderne i drammatici effetti, il giornalista Paolo
Borrometi – che per il suo impegno di denuncia ha recentemente
ricevuto l’onorificenza motu proprio dal presidente della
Repubblica – nel libro Traditori: come fango e depistaggio hanno
segnato la storia italiana, edito da Solferino, accompagna il
lettore in un viaggio nella storia d’Italia in cui denuncia i
traditori, i criminali che mirano a creare confusione nel paese
per raggiungere i propri interessi illegittimi a discapito della
verità. Un reportage giornalistico tra anomalie, depistaggi e
buchi neri che arriva fino ai giorni nostri.
    Il volume verrà presentato lunedì 15 maggio a Roma presenti,
oltre all’autore, Walter Veltroni, Gaia Tortora, Alessandro
Campi. (ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte