Traffico Cina-Roma falsi cinturini e auricolari, 5 denunce Gdf

(ANSA) – ANCONA, 18 NOV – In alcuni depositi/capannoni la
guardia di finanza di Ancona ha sequestrato oltre 64mila
accessori di telefonia contraffatti (cinturini e auricolari) che
se immessi sul mercato avrebbero garantito un guadagno illecito
di oltre 1 milione di euro. L’operazione, che ha portato alla
denuncia a piede libero di cinque persone, è stata innescata dal
sequestro di cinturini di smartphone contraffatti, in violazione
dei diritti di una multinazionale statunitense, all’interno di
un negozio ad Ancona gestito da un imprenditore bengalese.
    La Gdf dorica ha scoperto che i prodotti erano posti in
vendita e pubblicizzati anche on-line su appositi siti web e
profili social riconducibili ad aziende gestite da cittadini di
origine cinese/bengalese in grado di importare rilevanti
quantitativi di merce direttamente dalla Cina. Con il
coordinamento della Procura di Ancona, i militari del Nucleo di
Polizia Economico-Finanziaria di Ancona hanno così svolto
articolate indagini per ricostruire e disarticolare la “filiera
del falso”, individuando i canali d’ingresso in Italia dei
prodotti illeciti, le modalità di sdoganamento, i relativi
spedizionieri, e le imprese importatrici, tutte con sede a Roma.
    La merce, hanno accertato le Fiamme Gialle, giungeva in
Italia a mezzo container principalmente nel porto di Napoli e
per via aerea attraverso gli scali di Malpensa e Fiumicino per
poi raggiungere ed essere immagazzinata in depositi di Roma,
alcuni dei quali non dichiarati. All’esito delle perquisizioni
autorizzate dalla Procura a carico di quattro imprese
importatrici, è scattato il sequestro degi oltre 64mila
prodotti. Le persone denunciate, di nazionalità cinese o
bengalese, restando ovviamente ferma la presunzione d’innocenza,
sono accusate di importazione e commercializzazione di beni
contraffatti o realizzati usurpando titoli di proprietà
industriale e ricettazione. (ANSA).
   


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