Bloccato da operazione congiunta Forlì-Ravenna
Un 61enne residente a Ronta ma domiciliato a Cesenatico (sempre in provincia di Forlì-Cesena) è stato arrestato martedì scorso dalla polizia nell’ambito di un’operazione congiunta delle squadre mobili di Ravenna e Forlì contro il traffico di armi nelle due province romagnole.
In particolare la collaborazione tra le due Questure ha portato al sequestro nel Cesenate di decine tra armi e munizioni e di 44mila euro in contanti.
Nel dettaglio, durante un controllo su strada, il sospettato è stato fermato a Savignano (Forlì-Cesena) alla guida di un’auto.
Ai poliziotti – secondo quanto riferito dalla Questura – ha detto di essere un collega delle guardie zoofile ma di non avere il tesserino con sé. La circostanza ha insospettito gli investigatori i quali, intuendo che l’uomo potesse nascondere qualcosa, hanno deciso di perquisirlo.
Subito è stata trovata una pistola clandestina cioè senza segni distintivi e non catalogata. Nell’abitacolo del mezzo è stato poi rinvenuto un oggetto che a prima vista appariva essere un portachiavi: dai successivi approfondimenti è emerso che si trattava di una pistola clandestina a due colpi di costruzione camuffata. Per la polizia dal punto di vista giuridico è da considerarsi assimilabile ad un’arma da guerra. A casa dell’uomo – incensurato e con l’hobby dei mercatini – sono state inoltre trovate decine di armi tra pistole, fucili e munizioni, tutte sequestrate per accertamenti. All’interno dell’abitazione sono state sequestrate anche numerose giacche e maglioni integri con i segni distintivi della polizia Penitenziaria. Le operazioni sono proseguite nel secondo immobile nella disponibilità del 61enne con il sequestro di oltre 44mila euro in contanti suddivisi in mazzette di banconote di vario taglio. Alla fine l’uomo, oltre a essere stato arrestato per il possesso di armi da guerra e armi clandestine, è stato denunciato a piede libero alla Procura di Forlì per ricettazione, detenzione abusiva di armi e per uso di segni distintivi falsi. E’ stato quindi accompagnato in carcere in attesa di comparire davanti al Gip.
Da ultimo verrà segnalato anche in Prefettura per il divieto di detenzione armi.
Ansa